Sigfrido Ranucci ha dato qualche succulenta anticipazione di ciò che vedremo domenica sera nella prossima puntata di Report.
Ancora oggi si sente dire: “Io sono democristiano”. Ma di quale Democrazia cristiana? Quante ce ne sono? Tutto nasce da un errore tecnico nello scioglimento del partito. Inizia così il video pubblicato da Report sui profili social ufficiali della trasmissione. Sigfrido Ranucci ha fatto il punto su quelle che saranno le prossime inchieste del programma. Vediamole insieme in questo articolo. In fondo come al solito trovate anche il video di Ranucci con le anticipazioni di Report.
Le inchieste della prossima puntata
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Il 18 gennaio del 1994, nel pieno dello scandalo di Tangentopoli, il segretario della Democrazia Cristiana Mino Martinazzoli cambia il nome al partito, si torna all’originale Partito Popolare Italiano fondato da Don Luigi Sturzo. Molti però interpretano questo atto come uno scioglimento della Democrazia Cristiana, ma in realtà è un cambio di nome fatto però in maniera errata perché è mancato un congresso per sancirlo. Negli anni successivi è nata una guerra infinita a colpi di carte bollate, cause e ricorsi per contendersi il nome del partito ed il suo simbolo, il famoso scudo crociato: ad oggi esistono circa 120 associazioni che si rifanno alla Democrazia Cristiana. Questa l’eredità politica e morale del partito fondato da De Gasperi, ma Report racconta anche il mistero dei 500 immobili della Democrazia Cristiana che sono stati venduti per ripianare i debiti del partito.
A Report si tornerà a parlare anche di Sgarbi ed in particolare dell’uso un po’ disinvolto che ha fatto dei suoi autisti. Ricordiamo che durante un evento a Milano, Sgarbi ha ritirato gli auguri di morte precedentemente rivolti ai giornalisti, scusandosi per le sue parole e precisando che d’ora in poi esprimerà tali sentimenti senza le responsabilità di un sottosegretario. Ha sottolineato di non voler più ricoprire tale ruolo, distanziandosi dalla figura pubblica che aveva fino ad allora. La decisione di dimettersi è stata influenzata anche da una comunicazione dell’antitrust, che ha ricevuto segnalazioni anonime inviate dal ministro della Cultura. Queste segnalazioni indicavano una presunta incompatibilità di Sgarbi nel tenere conferenze, considerate illecite e in conflitto di interessi. Durante un discorso, Sgarbi ha dichiarato di volersi dimettere per evitare che il pubblico diventi complice di un reato, liberandosi così delle restrizioni del suo mandato per poter partecipare liberamente a trasmissioni televisive e conferenze.
La Rai si sabota da sola: Amadeus e Fiorello da Fazio contro Report
Intanto si viene a sapere che domenica, giorno in cui è prevista la messa in onda di Report, da Fazio sul Nove ci saranno anche Amadeus e Fiorello. Non è proprio la scelta migliore per la Rai, dato che questa intervista toglierà sicuramente share (ma forse no) al conduttore di Report.
Il messaggio di Ranucci per Sgarbi
In un video pubblicato sui profili social ufficiali della trasmissione, Ranucci ha spiegato che le dimissioni sono un gesto che merita altissimo rispetto. “Accade raramente per gli esponenti della nostra classe politica, così come apprezziamo le scuse per aver proferito delle frasi sopra le righe. Questo non toglie che torneremo ad indagare sulle vicende che riguardano Vittorio Sgarbi, per l’uso un po’ disinvolto che ha fatto dei suoi autisti” racconta Ranucci