Questa settimana si è parlato tanto dell’elezione di Chiara Colosimo a presidente della commissione antimafia. Tra le persone che si sono espresse su questa vicenda, anche il senatore del M5S Roberto Scarpinato, uno che poteva tranquillamente ricoprire quel ruolo data la sua esperienza in merito. Sentite cosa ha detto Scarpinato dell’elezione di Colosimo:
“Quello che è successo ieri, cioè l‘elezione di Chiara Colosimo alla presidenza della commissione Antimafia, è stato il pendant di quello che è accaduto a Palermo. Non era mai successo che la polizia caricasse degli studenti che volevano arrivare fino all’albero di Giovanni Falcone per evitare che potessero disturbare autorità che parlavano sul palco, come il sindaco di Palermo Lagalla, che è stato eletto coi voti di Dell’Utri”. Un commento indubbiamente forte, quello di Roberto Scarpinato, ex procuratore generale di Palermo e senatore del M5S, che, ai microfoni di Radio Radicale, ha ribadito la sua posizione sull’elezione della deputata di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo.
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E aggiunge: “Se si ritiene normale che possa essere nominata presidente della commissione Antimafia una persona che frequenta stragisti, se si ritiene normale che il sindaco di Palermo possa essere nominato su indicazione di Dell’Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, se si ritiene normale che un senatore della Repubblica (Matteo Renzi, ndr) possa fare il lobbista per conto di potenze straniere, allora poco a poco ci abituiamo, perché questa si chiama normalizzazione. Noi invece abbiamo voluto dire: non è normale tutto questo. Cerchiamo di ricordarci che queste cose non sono normali, né giuste. E stabiliamo una linea di confine, perché altrimenti tutto diventa normale” ha detto Scarpinato.
Sul nome della deputata di Forza Italia, Rita Dalla Chiesa, circolato tra i papabili alla presidenza della commissione Antimafia, Scarpinato dice: “Certamente ha un personale completamente diverso dalla Colosimo. C’erano tante possibilità di designare altri nomi. Quindi, si è trattato di una decisione politica di arroganza istituzionale, della serie ‘noi abbiamo i numeri e facciamo quello che vogliamo’. Ieri ho fatto un intervento al Senato sulla commemorazione per la strage di Capaci: è stato un anniversario tristissimo perchè si è svolto all’insegna della rimozione e della normalizzazione” aggiunge.
E conclude ribadendo: “Non era mai successo che la commissione parlamentare Antimafia non avesse i voti di una larga maggioranza, non era mai successo che le opposizioni fossero costrette a uscire, non era mai successo che la polizia caricasse degli studenti che volevano esprimere la loro solidarietà a Falcone. Non sono mai successe tante cose che stanno accadendo in questo periodo storico”.