Alla Camera ci sono stati cori vergognosi contro la deputata Vittoria Baldino del M5S. Ecco cosa le hanno detto.
Alla Camera ci sono stati cori vergognosi contro la deputata Vittoria Baldino del M5S. Ecco cosa le hanno detto. Per Dagospia “È nata una star. Bella e combattiva lo è sempre stata, ma oggi la deputata dei Cinque Stelle Vittoria Baldino ha dato una prova della crescita in bravura e bellezza. Sarà per l’aria primaverile che riaccende gli ormoni, sarà per quella camicetta di seta che ondeggia sulle forme ogni qual volta che grillina si agita lanciando accuse alla maggioranza, sarà per quegli occhiali che la rendono rigorosa e sensuale in bilico tra una pupa&secchiona, la Baldino ha attirato l’attenzione suscitando boati da parte della maggioranza ma anche ammirazione per la tenuta oratoria accompagnata dal fare gigionesco dai modi popolani e trascinanti. Da calabrese doc (è nata a Rossano) di professione avvocato, la trentaseienne avvocatessa non si lascia proprio intimidire dalle urla e dagli improperi che ha scatenato. Anzi, sembra anche compiacersene prendendosi pause quasi recitatorie e lanciando occhiate di fuoco ai colleghi di maggioranza che inveiscono contro di lei. Lei grida “Vergogna”, ma qualcuno alla romana risponde: “…Avendi che fre**a!”
L'intervento di Baldino in Aula
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
La deputata si riferiva alla maxi truffa sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha portato a 24 misure cautelari e al sequestro preventivo di 600 milioni di euro in tutta Italia con la collaborazione delle polizie di Austria, Romania e Slovacchia. La Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito le misure di custodia cautelare (otto in carcere e 14 agli arresti domiciliari, più due interdizioni a svolgere attività professionale) su ordine della Procura dell’Unione europea (Eppo, con competenza per i reati finanziari a livello comunitario). Al vertice della truffa c’era una coppia, un altoatesino e una cittadina ucraina residenti a Verona. L’organizzazione si avvaleva di un notaio e di tre commercialisti. Tra gli arrestati figura il presidente della società di calcio, Us Pistoiese, Maurizio De Simone.