Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, ha lanciato un severo monito alla Camera riguardo ai ritardi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Accumulate ritardi su ritardi: non avete speso neanche un quarto di quanto dovreste spendere nel 2024, siete al 26% delle spese per istruzione e ricerca, al 12% di quelle per la sanità, al 10% di quelle per inclusione e coesione. Non so se ve ne siete accorti, ma nel frattempo è trascorsa più della metà della durata del piano!”, ha esordito Appendino, sottolineando la lentezza nella spesa dei fondi destinati a settori chiave.
La vicepresidente del M5S ha accusato il governo di posticipare continuamente gli obiettivi per non perdere i fondi, mettendo a rischio la realizzazione di opere pubbliche i cui cantieri non possono essere ulteriormente ritardati. “State usando i fondi per finanziare l’ordinario, buttando al vento una grande rivoluzione,” ha continuato, criticando l’uso dei fondi del PNRR per coprire i tagli anziché promuovere un vero cambiamento.
Appendino ha poi annunciato la presentazione di una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare sul PNRR, ritenendola necessaria alla luce della concentrazione di poteri nelle mani del Ministro Fitto. “Una commissione necessaria anche alla luce della vostra folle scelta di avere un unico Ministro – Fitto – che siede su una montagna di soldi, con un accentramento di deleghe esclusive e concentrazione di poteri mai vista prima: PNRR, Fondo di Coesione, Fondi strutturali, Zes unica per il Mezzogiorno,” ha dichiarato.
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Chiudendo il suo intervento, Appendino ha ribadito l’importanza di gestire le risorse pubbliche in modo trasparente e nell’interesse del Paese, evitando che siano usate per guadagnare consenso personale o politico. “Parliamo di risorse pubbliche, non ci possiamo permettere come paese nemmeno lontanamente che nello spendere si prenda la strada del consenso personale di qualche politico oppure di qualche forza politica seguendo interessi particolari e non l’interesse del Paese,” ha concluso.