La notizia di questi giorni è che Giorgia Meloni ha deciso di (ri)promettere fedeltà a Zelensky. Berlino, invece, sembra temere i sondaggi. Il governo tedesco di Scholz, infatti, ha ritirato il piano attraverso cui si impegnava a spendere il 2% del Pil in spese militari per la Difesa. Il passo indietro è stato ponderato nelle settimane di pausa del Bundestag. “Garantiremo che l’esercito federale riceva finalmente l’equipaggiamento di cui ha bisogno – dicono da Berlino.
A riportare la notizia l’agenzia Reuters sul proprio sito web, citando una fonte governativa di Berlino. Una clausola in merito alla questione all’interno di una bozza della legge sul finanziamento del bilancio approvata ieri dal gabinetto del cancelliere Olaf Scholz (nella foto) è stata cancellata con breve preavviso, ha detto la fonte.
Così facendo, Berlino manterrà l’impegno di raggiungere l’obiettivo del 2% annuo di spesa militare ma in un periodo di cinque anni. Il Cancelliere Olaf Scholz in un discorso del 27 febbraio 2022, aveva annunciato un cambiamento epocale: “D’ora in poi, anno dopo anno, investiremo più del 2% del Pil nella nostra difesa”.
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Ma all’epoca erano trascorsi solo tre giorni dall’invasione russa dell’Ucraina mentre oggi la Germania deve fare i conti anche con inflazione e recessione. Il governo di Scholz deve fare anche i conti con la crisi di consensi della sua maggioranza e dei partiti che la compongono.
Un sondaggio commissionato a Forsa dall’Associazione sindacale dei dipendenti pubblici tedeschi (DBB) e pubblicato da Spiegel, rileva che la fiducia dei cittadini tedeschi nella capacità dello Stato di agire ha raggiunto un “nuovo record negativo”: solo il 27% ritiene che lo Stato sia efficace nello svolgere i propri compiti. Al momento non è chiaro se Berlino manterrà le spese militari oltre questa soglia una volta esaurito il fondo speciale di 100 miliardi di euro varato nel marzo 2022 per ammodernare le forze armate.
E il governo italiano che fa? Continua a prostarsi agli ordini della NATO senza preoccuparsi minimamente che quei soldi potrebbero essere spesi in ben altre maniere, soprattutto in un periodo di crisi come questo.
Meloni e le armi italiane
Tra famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese e i nodi legati ai soldi del PNRR, ci sono delle belle gatte da pelare per il governo in carica. Fra l’altro senza più reddito di cittadinanza né la volontà di istituire un salario minimo per legge (almeno per il momento) non si prospetta un autunno facile per la gran parte degli italiani.
I cittadini chiedono a Meloni e co. Di utilizzare i soldi in una maniera migliore per favorire i bisogni e la crescita del nostro Paese. Ma come, non erano loro quelli che dicevano “prima gli italiani” e che si preoccupavano di far tornare a crescere l’Italia, prima di continuare a dare soldi agli altri per una guerra che non accenna a finire?
A proposito, ve lo avevamo anche raccontato ieri. La situazione in Ucraina non è delle migliori e non ci sono accenni ad un possibile dialogo di pace. Nelle ultime ore infatti sta girando parecchio la notizia secondo la quale sarebbe morto l’ex capo del Gruppo Wagner Prigozhin. Il jet privato su cui viaggiava sarebbe stato abbattuto sopra i cieli della Russia e in molti credono che questa morte non sia affatto casuale.
Dopo l’ammutinamento della Wagner, insomma, Putin si sarebbe legato al dito il tradimento di uno dei suoi ex più fidati militari.