La moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therede Mukamatsindo del parlamentare Aboubakar Soumahoro sono finite agli arresti domiciliari. Ecco il motivo.
La notizia di oggi è che l’indagine della procura di Latina sulla gestione delle cooperative di Latina è giunta ad una svolta. Agli arresti domiciliari sono finite la moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therede Mukamatsindo del deputato Aboubakar Soumahoro. È quanto disposto dal gip di Latina nell’ambito della gestione di cooperative che si occupavano della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. Le misure sono state effettuate dalla Guardia di Finanza.
Cosa avevano combinato
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Aboubakar Soumahoro, sindacalista e deputato eletto con l’alleanza Verdi-Sinistra nelle elezioni politiche del 25 settembre, era già stato coinvolto in uno scandalo legato alle cooperative di accoglienza gestite dalla sua famiglia. L’inchiesta della procura di Latina, in corso dal novembre scorso, continua a catturare l’attenzione dei media man mano che emergono i dettagli del caso. In risposta a questa situazione, Soumahoro aveva deciso di autosospendersi dal gruppo parlamentare con il quale era stato eletto.
Va sottolineato che Soumahoro non risulta essere oggetto di indagini e si era costantemente dichiarato estraneo alla vicenda. Al centro dell’inchiesta si trovano invece la suocera del deputato, Marie Terese Mukamitsindo, insieme ai figli Michel Rokundo e Liliane Murekatete, moglie del parlamentare.
Secondo gli inquirenti, due società-schermo, il Consorzio Aid e la Jambo Africa, avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e avrebbero effettuato bonifici internazionali. Inoltre, la coop Karibu avrebbe registrato tali fatture nei suoi libri contabili e le avrebbe dichiarate come spese al fine di evadere il fisco e ottenere finanziamenti pubblici per l’accoglienza e l’assistenza ai migranti. Tuttavia, secondo le testimonianze, i migranti avrebbero vissuto in condizioni di grave disagio.