Durante la trasmissione “Aria che tira” su La7, si è acceso un vivace dibattito tra Ettore Licheri, esponente del Movimento 5 Stelle, e il giornalista Pietro Senaldi. Il tema centrale è stato l’arresto del presidente della Liguria, Giovanni Toti.
Ettore Licheri ha subito sottolineato l’importanza di una magistratura indipendente e imparziale, affermando: “Sono tutti uguali davanti alla legge, sia che ti chiami Giovanni Toti o Mario Rossi. L’indagine è dettagliata, poi gli auguro di uscire scevro da qualunque accusa”. Licheri ha ribadito che in un paese civile, la giustizia deve essere libera e che tutti i cittadini, indipendentemente dal loro ruolo o nome, devono essere trattati allo stesso modo dalla legge.
Senaldi ha risposto criticando il sistema giudiziario italiano, definendolo “spaventoso” e ponendo l’accento sulla lentezza e l’inefficienza delle indagini. Ha sostenuto che la detenzione prolungata senza una sentenza definitiva è ingiusta e che Toti, come qualsiasi altro cittadino, ha diritto a una rapida risoluzione del suo caso.
Licheri ha risposto sottolineando l’importanza del rispetto delle istituzioni e del processo legale, dichiarando: “Un paese civile è quello che ha una magistratura libera. Non si può accettare che vi siano differenze nel trattamento giudiziario tra una persona comune e un amministratore pubblico”.
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Il dibattito ha toccato anche l’aspetto politico e la gestione del denaro pubblico. Licheri ha evidenziato la necessità di responsabilità e trasparenza nella gestione degli interessi dei cittadini, affermando che chi ricopre cariche pubbliche deve essere irreprensibile e libero da qualsiasi sospetto di illecito.
Senaldi ha concluso il suo intervento con un appello per un sistema giudiziario più efficiente, esprimendo paradossalmente il desiderio che Toti possa essere riconosciuto colpevole, perchè altrimenti dovrebbero essere i magistrati a rispondere delle loro azioni, in un mondo ideale.
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