Arriva il sondaggio che fa tremare PD e Meloni

Ecco l'ultimo sondaggio di Euromedia che fa tremare Schlein del Partito Democratico e Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia.

Ecco l’ultimo sondaggio di Euromedia che fa tremare Schlein del Partito Democratico e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Domenica sono stati diffusi i dati del nuovo sondaggio Euromedia per La Stampa, riguardanti le intenzioni di voto. Rispetto a quasi un mese fa crescono Italexit (+0,4), il Movimento 5 Stelle (+0,2) e l’Alleanza Verdi Sinistra (+0,2). Guadagnano un decimale la Lega, Azione e Più Europa. Scende il Partito Democratico (-0,4). Perdono due decimali Fratelli d’Italia e Forza Italia. Rimangono stabili Italia Viva e Noi Moderati. Scendono gli altri partiti, aumentano gli astenuti e indecisi. Questa la situazione aggiornata sulle coalizioni: Cdx: 45,5% (-0,3), Csx: 25,1% (-0,1).

La situazione in vista delle Europee

Passiamo al sondaggio del Fatto Quotidiano FqChart. La campagna elettorale per il voto alle Europee di giugno 2024 sembra già entrata nel vivo, almeno da un punto di vista giornalistico. Tutti i giorni si leggono retroscena legati alla probabile candidatura della premier Meloni o della segretaria Pd Elly Schlein e (complici le elezioni regionali in Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Umbria) di screzi, più che presunti, tra gli alleati del destra-centro.

Al momento l’unica certezza che arriva dall’analisi dei sondaggi è la cristallizzazione del consenso ai partiti, come non accadeva da tempo. Mentre si fa largo il sospetto che gli Istituti non riescano ancora, per calcolo o per indolenza, a registrare segnali di una qualche sorpresa in arrivo alle Europee.

FdI (28,6%), sebbene investito da molte polemiche intorno ad alcuni dei suoi eletti, mantiene saldamente la sua cifra, più alta del risultato delle Politiche 2022. Segno che la fascinazione della Meloni sugli italiani resiste.

Il Partito Democratico (19,2%) invece non riesce ad andare oltre quel risultato. Non un buon segnale dopo un anno e mezzo e nonostante il cambio di segretario. Sembra quasi che il serbatoio di voti da cui attingere sia precluso ai Dem. Serbatoio a cui, infatti, fa buona guardia il M5S di Giuseppe Conte (16,4% medio negli ultimi sette giorni).

Le candidature dei leader alle Europee, cosa pensano gli italiani

Gli italiani bocciano la candidatura dei leader politici alle Europee: sei su dieci la ritengono “inopportuna” perché “sanno già che non andranno al Parlamento Europeo”. Il rilevamento Swg Radar esce mentre si stringono i tempi e si animano le discussioni sull’ipotesi che i nomi di Giorgia Meloni e Antonio Tajani nel centrodestra ed Elly Schlein nel centrosinistra appaiano nelle liste dei rispettivi partiti.

Proprio dagli elettori di centrosinistra sembra arrivare l’indicazione più chiara: la percentuale di no alla presenza dei leader in cima alla lista sale addirittura al 72 per cento. Un messaggio diretto a Schlein, in linea con il consiglio che le ha rivolto Romano Prodi. Oggi il presidente dem Stefano Bonaccini ha puntualizzato: “Sarebbe incredibile che noi impedissimo alla segretaria del nostro partito di candidarsi” ma sarebbe “sbagliata una candidatura a capolista in tutte le circoscrizione, perché lo fece Silvio Berlusconi”.

In Forza Italia, Tajani ha fatto sapere che deciderà dopo il congresso del partito che si tiene a febbraio. Nel centrodestra Matteo Salvini è stato invece il primo a smarcarsi, seguendo l’umore il sondaggio Swg Radar attribuisce oggi al 52 per cento di elettori della coalizione. Tra gli altri leader, Carlo Calenda ha annunciato che non si candiderà, Matteo Renzi invece sarà in lista. Resta poi Giorgia Meloni, che è tentata: ritiene che il suo nome avrebbe l’effetto di spingere FdI oltre la soglia del 30 per cento.

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