Ci sono importanti novità per le famiglie italiane. C’è la possibilità di richiedere un piccolo contributo di 380 euro a famiglia per fare la spesa. In questo articolo vi spiegheremo come funziona la nuova card per la spesa e come si può richiedere per chi ne ha diritto.
La card contro il caro-carrello arriverà a metà luglio, ma per il via libera definitivo si attende la firma del nuovo presidente dell’Inps, che purtroppo è ancora da nominare. Il nuovo bonus, istituito dalla legge di Bilancio 2023, servirà all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Ne beneficeranno circa un milione e 500mila famiglie, in base a criteri legati al reddito e al numero dei componenti del nucleo familiare, che potranno andare a ritirare la card negli uffici postali, dopo aver ricevuto la lettera da parte del Comune di appartenenza.
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«È una norma prevista nella legge di Stabilità che prevedeva 500 milioni. Abbiamo aperto una “trattativa” con le organizzazioni datoriali e la grande distribuzione per ottenere la possibilità di aggiungere all’investimento dello Stato anche un investimento da parte della grande distribuzione in termini di scontistica che potrà portare a sconti ulteriori fino al 15%», ha detto il ministro Lollobrigida nell’ambito del “Forum in Masseria”. «I redditi previsti erano quelli con massimale di 15mila euro, questo potrebbe portare, dai calcoli che sta facendo l’Inps in collaborazione con l’Associazione nazionale comuni italiani, a una valutazione che dovrebbe portare alla distribuzione di circa 1 milione e 400 mila card che conterranno (ciascuna ndr) 382 euro e che verranno messe a disposizione delle famiglie che hanno difficoltà all’acquisto, con una serie di esclusioni tra quelle che già beneficiano evidentemente di altri sostegni».
Come richiedere la card spesa
Ma chi già percepisce il reddito di cittadinanza ne avrà diritto? In queste ore l’Inps sta facendo i calcoli per usare al meglio la capienza economica della misura. Quanto ai tempi, «la carta si potrà attivare entro il 30 settembre e tutti i residui delle carte non attivate verranno ridistribuite in quelle di chi le ha attivate». La somma potrà essere spesa fino al 31 dicembre 2023. Mentre il via libera è previsto intorno a metà luglio ma, per farlo, ha fatto sapere il ministero, si attende la nomina del nuovo presidente Inps.
«Non è per la verità l’unico intervento che lo Stato sta mettendo in campo – ha precisato Lollobrigida – perché ci sono altri 110 milioni che attraverso l’Agea permettono l’acquisto di beni primari da mettere a disposizione dei più poveri, specie quelli che non emergono dalle statistiche o dai calcoli Isee. Questa somma complessivamente potrà alleviare le criticità indotte dall’inflazione che quest’anno è superiore alle annualità precedenti». Il ministro comunque alla domanda sulle esclusioni di chi ha già ad esempio il reddito di inclusione o quello di cittadinanza ha risposto che «i dettagli sono previsti nella normativa. In queste ore l’Inps sta facendo i calcoli per verificare al meglio tutta la capienza economica e per intervenire nella maniera più efficace possibile. C’è un meccanismo regolatore importante perché la carta si potrà attivare entro il 30 settembre, tutti i residui delle card non attivate, perché questo statisticamente è possibile e incide, verranno redistribuiti nelle carte di coloro che le hanno attivate».