L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha presentato una denuncia contro l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, accusandola di “indebite pressioni”. La procura di Roma ha preso in carico l’esposto, valutando se configurare i reati di tentata estorsione e violazione della privacy.
Il caso ha avuto inizio quando Boccia, originaria di Pompei, aveva annunciato sui social la sua nomina a “consigliera ai Grandi eventi”, notizia successivamente smentita dal Ministero della Cultura. La situazione è degenerata in una serie di scontri pubblici e post sui social media tra i due, culminando con la denuncia di Sangiuliano.
Nel frattempo, lo stesso Sangiuliano è oggetto di indagine per presunti reati di peculato e rivelazione di segreti d’ufficio, a seguito di un esposto presentato dal deputato Angelo Bonelli. Gli inquirenti stanno esaminando la natura dei rapporti tra l’ex ministro e Boccia, in particolare i viaggi e gli incontri istituzionali cui lei avrebbe partecipato senza autorizzazione ufficiale, sollevando sospetti di utilizzo improprio di fondi pubblici.
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Mentre la procura cerca di fare chiarezza sulla vicenda, la Corte dei Conti sta conducendo un’inchiesta parallela per verificare eventuali danni erariali legati alle spese sostenute durante questi spostamenti. Sangiuliano ha sempre negato ogni addebito, dichiarando che nessun fondo pubblico è stato impiegato a favore dell’imprenditrice con cui ha ammesso di avere avuto una relazione personale.
L’esito delle indagini sarà decisivo per chiarire le responsabilità e le possibili implicazioni legali di entrambi i protagonisti di questa complessa vicenda.