Arriva l’annuncio di Renzi sull’alleanza con Calenda: ecco cosa ha detto

Matteo Renzi ha deciso di separarsi definitivamente da Carlo Calenda in vista delle elezioni comunali ed Europee.

Matteo Renzi ha ufficialmente siglato la rottura con Carlo Calenda e il cosiddetto Terzo Polo, che, in realtà, non ha mai raggiunto lo status di terza forza politica. Il leader di Italia Viva ha annunciato la separazione delle strade con Azione nella sua E-news, sottolineando: “Abbiamo cercato fino all’ultimo di proporre una lista comune, ma la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ciascuno di noi ha il suo stile, noi non cerchiamo polemiche. Dunque, auguri a tutti, e ciascuno segua la sua strada. È meglio concludere questa telenovela piuttosto che essere oggetto di derisione da mezza Italia. Io voglio fare politica, non voglio vivere circondato da questioni regolamentari e rancori personali,” afferma Renzi.

La decisione

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I gruppi parlamentari di Camera e Senato verranno ribattezzati come “Italia Viva – il Centro – Renew Europe”, secondo quanto dichiarato dall’ex presidente del consiglio. L’episodio finale di questa lunga telenovela del divorzio tra Azione e Italia Viva è rappresentato dalla scissione dei gruppi parlamentari, gli ultimi residui di una federazione nata tra i due partiti e presentatasi unita alle elezioni del settembre 2022. Tuttavia, questa unione si è dissolta dopo la rottura del patto tra Calenda e Renzi lo scorso aprile.

I motivi della scelta di Renzi

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Il cambio di nome è stato ratificato dall’assemblea dei senatori del gruppo con una delibera approvata a maggioranza (sette voti su 11), senza la partecipazione dei membri di Azione, che la considerano nulla. In merito alla modifica del nome, Azione ha scritto al Presidente del Senato. Ha segnalato una doppia violazione dello statuto operata dal capogruppo del gruppo Azione – Italia Viva – Renew, Enrico Borghi. La prima violazione riguarda l’inclusione della senatrice Musolino nel gruppo senza la proposta congiunta firmata da Borghi e Gelmini (vicecapogruppo in quota Azione). La seconda riguarda l’assenza dei due terzi dei voti necessari per deliberare una modifica statutaria.

La frase di Calenda alla festa del Foglio

Ad accelerare la crisi è stata una lettera firmata da tutti i senatori di Italia Viva, indirizzata a Borghi martedì, in cui chiedevano di porre fine all’esperienza del cosiddetto “Terzo Polo”. Il punto di rottura è stato trovato in una dichiarazione fatta da Calenda sabato alla festa del Foglio: “Azione non parteciperà alle elezioni europee insieme a Italia Viva”. Questa affermazione ha formalizzato quanto era già noto agli addetti ai lavori. In vista delle elezioni europee, Renzi aveva lanciato il marchio “il Centro” per formare una lista unitaria e garantirsi un seggio nel Parlamento Europeo. La rottura è quindi legata anche alla corsa alle europee.

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