In questo periodo c’è un problema di cui si sta parlando troppo poco. L’aumento dei tassi dei mutui. Chi sta per “accendere” un mutuo o ha già un mutuo da pagare a tasso variabile, infatti, si trova di fronte una montagna da scalare. Per intervenire contro l’inflazione, infatti, la Banca Centrale Europea ha alzato periodicamente i tassi. Questo comporta sì una stabilizzazione e una riduzione dei prezzi, ma è anche vero che chi ha un mutuo si trova un aumento non da poco ogni mese. Ebbene, una possibile soluzione l’ha data il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
Durante una conferenza stampa a Montecitorio, ha lanciato una proposta per intervenire contro l’aumento delle rate dei mutui, che nelle scorse settimane ha colpito chiunque abbia un mutuo a tasso variabile. Ecco le parole di Conte: “In questi mesi abbiamo visto il governo occuparsi di rave party, di chi ha bisogno di girare con valigette con 5mila euro in contanti, di trovare nuovi finanziamenti per aumentare la produzione e la cessione di armi. Noi ci stiamo dedicando ad altre priorità, abbiamo posto un’attenzione costante alla bolla dei mutui”, ha detto Conte.
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L'aumento dei tassi dei mutui, la soluzione di Conte
Uno dei motivi per la nascita di questa ‘bolla’ è che, nel tentativo di contenere l’inflazione e quindi la salita dei prezzi, la Banca centrale europea dall’anno scorso ha ripreso ad alzare i tassi di interesse sui prestiti. Così, chi aveva un mutuo a tasso variabile – o chi deve accendere un mutuo di qualunque tipo – si trova oggi a dover pagare rate molto più alte rispetto a un anno fa. Da una parte, questa strategia sembra aver funzionato per rallentare i ritmi dell’inflazione. Dall’altra, però, i rialzi dei mutui hanno raggiunto picchi significativi. Il leader M5S ha ricordato che “siamo arrivati ad aumenti del 65% per chi ha un mutuo a tasso variabile”.
Il Movimento 5 stelle, ha detto Conte, ha “fatto già delle proposte, rimaste inascoltate”. Ad esempio, “abbiamo detto al governo: interveniamo per tassare gli extraprofitti”. La tassazione degli extraprofitti, cioè i guadagni in più di alcune grandi aziende in seguito a situazioni particolari (le aziende farmaceutiche durante la pandemia, le aziende energetiche durante il caro bollette, le banche con il caro mutui) è da tempo uno dei punti su cui parte delle opposizioni insiste.
“Quando si creano squilibri forti del mercato, ci sono delle imprese che fatturano in modo extra-ordinario: non chiediamo di sconvolgere le regole del mercato, non andiamo contro le imprese, ma prelevare da profitti ingenti per redistribuirli credo sia un’operazione necessaria dal punto di vista economico, sociale e morale”, ha concluso Conte.
Ecco la sua conferenza stampa di ieri: