La Commissione europea ha manifestato notevoli perplessità riguardo alla politica di autonomia differenziata italiana, evidenziando queste preoccupazioni nei suoi recenti resoconti. Nel suo Rapporto Paese diffuso mercoledì, l’organismo europeo ha lamentato l’attribuzione di facoltà supplementari alle regioni italiane, sottolineando come questo possa compromettere la coesione nazionale e appesantire i bilanci pubblici.
«L’attribuzione di competenze extra alle regioni italiane pone seri rischi per la coesione e la stabilità finanziaria pubblica». Con queste parole la Commissione europea ha espresso dissenso verso l’autonomia differenziata, coincidente con l’entrata in vigore del provvedimento. Nelle note del documento preparatorio, che include le raccomandazioni per l’Italia datate 19 giugno, l’ente ha esposto le proprie riserve sulla legge, citando un segmento che si focalizza sulle potenzialità del Sud Italia e riferendosi alle legislazioni approvate dal Senato a gennaio e quelle discusse alla Camera recentemente.
Uno dei principali problemi sollevati è l’aumento della complessità istituzionale.
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«Sebbene il disegno di legge attribuisca specifiche prerogative al governo nelle negoziazioni con le regioni, non esiste un criterio unificato per valutare le domande di poteri aggiuntivi da parte delle regioni. Inoltre, dato che i Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) si limitano a garantire solo i servizi minimi e non coprono tutti i settori, esiste il pericolo di un aggravamento delle disuguaglianze regionali», si legge nel documento. L’assegnazione di poteri regionali differenziati potrebbe anche rendere più complessa la struttura istituzionale, portando a costi maggiori sia per le finanze pubbliche che per il settore privato.
Il rapporto rinnova l’allarme per le disparità fra il Mezzogiorno e le regioni del Nord, insistendo sulla necessità di accelerare la realizzazione dei programmi di politica di coesione e di migliorare le capacità amministrative su tutti i livelli territoriali. Alla fine del 2023, l’effettiva spesa dei fondi strutturali per il periodo 2021-2027 in Italia non ha superato l’1% del totale di 42,2 miliardi di euro disponibili dai fondi FESR e FSE+.
Nel nostro Paese: La legge sull’Autonomia differenziata è stata approvata, causando divisioni nel centrodestra. I governatori delle regioni meridionali, tra cui il presidente della Calabria Occhiuto, hanno espresso forti critiche verso il provvedimento, etichettandolo come un “favore alla Lega”. Non solo i governatori, ma anche l’opposizione si sono uniti nel criticare questa riforma. Anche l’Unione Europea si è espressa in modo critico. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, nel Rapporto Paese diffuso mercoledì, la Commissione Europea ha delineato riserve significative riguardo all’autonomia differenziata, sottolineando che “la delega di ulteriori competenze alle regioni italiane minaccia la coesione sociale e l’equilibrio finanziario del paese”.
ECCO PERCHé è UN PERICOLO PER IL PAESE E UN DISASTRO PER IL SUD: Ce lo spiega Fanpage