Autonomia, Ecco chi sono i deputati e senatori che hanno votato contro il Sud – VIDEO

Durante una recente diretta su Facebook, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha esplicitamente citato e criticato i parlamentari del Sud che hanno votato a favore della legge sull’Autonomia Differenziata. De Luca ha accusato questi parlamentari di aver agito contro gli interessi del Sud, etichettandoli ironicamente come “i nostri eroi”. Tuttavia, i deputati campani non sono stati gli unici del Sud a votare a favore del provvedimento. Ecco l’elenco completo dei deputati e senatori di maggioranza eletti al Sud che hanno votato a favore del ddl Autonomia Differenziata, suddivisi per partito:

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Deputati
Deputati di Fratelli d’Italia (FdI)
Puglia: Saverio Congedo, Dario Iaia, Giandonato La Salandra, Giovanni Maiorano, Mariangela Matera
Campania: Marco Cerreto, Gianfranco Rotondi, Michele Schiano Di Visconti, Marta Schifone, Carmen Giorgianni, Imma Vietri
Sicilia: Giovanni Cannata, Gianluca Caramanna, Francesco Ciancitto, Antonio Giordano, Eliana Longi, Manlio Messina, Maria Carolina Varchi
Sardegna: Salvatore Deidda, Francesco Mura, Barbara Polo
Abruzzo: Fabio Roscani, Rachele Silvestri, Guarino Testa
Calabria: Alfredo Antoniozzi
Molise: Elisabetta Lancellotta
Basilicata: Aldo Mattia

Deputati di Forza Italia (FI)
Puglia: Andrea Caroppo, Mauro D’Attis, Vito De Palma
Campania: Tullio Ferrante, Francesco Rubano
Sicilia: Giuseppe Castiglione
Abruzzo: Nazario Pagano

Deputati della Lega
Puglia: Davide Bellomo, Salvatore Di Mattina, Rossano Sasso
Campania: Attilio Pierro, Gianpiero Zinzi
Sicilia: Anastasio Carrà
Calabria: Simona Loizzo

Deputati di Noi Moderati
Campania: Pino Bicchielli
Sicilia: Calogero Pisano

Alcuni dei 45 senatori del centrodestra a favore
Bongiorno, Lotito, Occhiuto, Musumeci, Sisto

La Battaglia di De Luca contro l’Autonomia
De Luca ha ribadito l’importanza di continuare la battaglia contro l’Autonomia Differenziata, lamentando che il 16 febbraio scorso, mentre lui combatteva da solo, le forze politiche e sindacali erano distratte. Tuttavia, ha sottolineato che adesso la situazione sembra cambiare, con alcuni presidenti di Regione che si sono uniti alla sua causa. In particolare, ha accolto positivamente le prese di posizione di Roberto Occhiuto, governatore della Calabria, e di Bardi, governatore della Basilicata, contro il provvedimento governativo.

Il Ricorso e le Richieste del Governatore
Il governatore De Luca si è detto pronto a fare ricorso contro la legge sull’Autonomia Differenziata, sebbene abbia anche proposto un compromesso per evitare un simile scontro. Ha richiesto due emendamenti specifici che, secondo lui, potrebbero salvaguardare l’unità nazionale:

Contratti Integrativi Regionali: De Luca propone di vietare alle regioni di stipulare contratti integrativi per sanità e scuola, sia al Nord che al Sud. Questo, secondo il governatore, garantirebbe l’unità nazionale e permetterebbe di evitare referendum e ricorsi alla Corte Costituzionale.

Risorse Equamente Distribuite: Un emendamento che prevede risorse uguali per ogni cittadino e un numero uniforme di dipendenti della sanità pubblica in tutte le regioni. Se questi due emendamenti venissero approvati, De Luca crede che si potrebbe proseguire senza ulteriori conflitti.

La Prospettiva di Giuseppe Conte
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha dichiarato che l’Autonomia Differenziata non gioverà nemmeno ai cittadini del Nord, preannunciando una divisione del Paese in “staterelli” con regolamentazioni diverse, che alla lunga penalizzeranno tutti. Ha affermato: “Il Sud si ritroverà a mal partito, il che è inaccettabile nella nostra Repubblica, che è una e indivisibile. Anche i cittadini del Nord non se ne avvantaggeranno: avere una ventina di stati e staterelli ciascuno con la propria regolamentazione significa davvero dividere l’Italia. Alla lunga perderemo tutti”.

GUARDA IL VIDEO PUBBLICATO DA DE LUCA:

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