In un’intervista web, l’ex senatore del M5S Danilo Toninelli ha rivelato il motivo per il quale non gli permisero di revocare le concessioni autostradali dopo la tragedia del ponte Morandi.
Si torna a parlare di concessioni autostradali. Durante un’intervista web, l’ex senatore del M5S Danilo Toninelli ha rivelato il motivo per il quale non gli permisero di revocare le concessioni autostradali dopo la tragedia del ponte Morandi. Toninelli ha detto che il motivo riguarda l’allora alleato di Conte nel governo, ovvero Salvini. “C’erano tutti i presupposti per fare quel decreto che avrebbe tolto le concessioni ai Benetton. Poi, complice l’inadeguatezza del ministro dell’economia Tria e del fatto che non si volessero pestare i piedi a Salvini, la cosa non si fece subito. Poi, quando è caduto il governo Conte I, hanno proprio cambiato ministro delle infrastrutture e dei trasporti” ha rivelato Toninelli.
Le concessioni autostradali
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Era il 3 luglio 2019. “Il Movimento 5 Stelle ritiene che, essendo venuto meno totalmente il rapporto di fiducia nei confronti di un concessionario che si è dimostrato incapace di gestire un bene pubblico, questo deve portare ad una evidente revoca della concessioni perché le relazioni fanno capire come il modello manutentivo applicato sul Ponte Morandi a Genova sia lo stesso applicato su tutti i 3mila Km” e “la revoca delle concessioni riguarda l’intera rete concessa”.
“A quanto stiamo apprendendo sarebbero emerse gravi inadempienze da parte di Autostrade (e dunque i Benetton). Noi ci stiamo muovendo nel rispetto del contratto di concessione e nel solco dei contratti in essere. Andiamo avanti, come un treno! Un abbraccio alle famiglie delle vittime del Ponte Morandi. Lo Stato, questo Stato, è con voi” scriveva Luigi Di Maio su Facebook. Non c’è dubbio che per quanto detto da Toninelli, fu proprio Salvini a non volere togliere le concessioni in quella fase.