Durante la puntata di Porta a Porta, Ettore Licheri del M5S ha attaccato la destra dopo l’affossamento del salario minimo
Ettore Licheri del M5S è stato ospite in diretta a Porta a Porta da Bruno Vespa. Tra le altre cose si è parlato ovviamente del salario minimo. “Io vorrei sapere se voi siete stati votati per dare le colpe a qualcuno o per dare delle informazioni come lui ci sta dando a questo tavolo o per trovare una soluzione. Vorrei sapere se per voi in questo momento i salari bassi d’Italia sono un’emergenza! Quello che noi non riusciamo a capire, a meno che non abbiano ragione quelli che dicono che il vostro “no” è solo ideologico, se è vero che oggi mentre noi parliamo ci sono 4.600.000 di lavoratori che si alzano alle sei del mattino e si spezzano la schiena.
L’analisi del senatore del M5S
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Perché se tutto questo è vero, il salario minimo non riguarda la contrattazione collettiva. Bene le confederazioni sindacali per la tutela dei lavoratori in questo momento, con i prezzi che aumentano devono crescere le retribuzioni, perché altrimenti stiamo spacciando il taglio del cuneo fiscale come un aiuto supplementare rispetto a quello che l’aumento dei prezzi. Il 1 gennaio del 2024 nelle buste paghe dei lavoratori italiani non ci sarà un euro di più” spiega Licheri nel suo intervento in tv.
Anche Conte era stato lapidario sul salario minimo. “Dopo rinvii e balletti vari, si è consumata la pantomima di Giorgia Meloni, del Governo e di queste forze di maggioranza che hanno gettato la maschera. Hanno votato no al salario minimo legale. E guardate, non hanno detto no al Movimento 5 stelle, non hanno detto no a Conte, primo firmatario di questa proposta. Hanno detto no all’Italia e in particolare a tre milioni e seicentomila lavoratrici e lavoratori che prendono buste paga vergognose” aveva detto in un video sui social.