Bagarre al Senato: ecco come si sono opposti al governo sul premierato [VIDEO]

È successo di tutto al Senato, ecco come le opposizioni si stanno battendo contro il premierato di Meloni.

Scene di tensione in Aula al Senato durante la discussione sul disegno di legge costituzionale riguardante il premierato. L’opposizione, composta da Partito Democratico (Pd), Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) e Movimento 5 Stelle (M5S), ha inscenato una protesta sventolando copie della Costituzione italiana per manifestare il proprio dissenso verso la proposta sostenuta dalla maggioranza. I senatori dell’opposizione erano entrati in Aula preparati a sollevare i libretti della Costituzione durante il voto sul primo emendamento. Tuttavia, mentre si attendeva la conclusione degli ultimi interventi prima della votazione, una commessa ha consegnato al capogruppo di Fratelli d’Italia (FdI), Lucio Malan, una busta di plastica con il logo del Senato contenente altri libretti della Costituzione, identici a quelli usati dai parlamentari dell’opposizione. Questi libretti sono stati distribuiti ai senatori di FdI con l’intento di neutralizzare la protesta del centrosinistra.

Il video

Al momento del voto, lo sventolio delle Costituzioni è stato dunque bipartisan. “Bene, bravi, sventolate tutti la Costituzione. Ottimo”, ha commentato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Nonostante le proteste, La Russa ha proceduto rapidamente a mettere ai voti l’emendamento successivo, senza dare modo alle opposizioni di intervenire in dichiarazione di voto.

La situazione è degenerata in una bagarre, con vivaci proteste da parte dei banchi dell’opposizione che chiedevano di poter intervenire. La protesta si è temporaneamente placata quando La Russa ha rassicurato Francesco Boccia, senatore del Pd, sull’annullamento della seconda votazione.

Tuttavia, le tensioni sono riprese poco dopo con l’annuncio di La Russa di utilizzare il cosiddetto “canguro” per tagliare una serie di emendamenti simili. Questa procedura consente di bocciare con un solo voto emendamenti che differiscono solo per poche parole ma che esprimono lo stesso concetto, riducendo così il numero di votazioni necessarie. Le opposizioni hanno contestato anche questa decisione, prolungando ulteriormente il clima di scontro in Aula.

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