Salvatore Baiardo è tornato a parlare e lo ha fatto “col botto”. Raggiunto dalla trasmissione Report, Baiardo ha risposto alle domande sulla foto dei misteri, lo scatto – di cui aveva parlato anche con Massimo Giletti, come confermato da alcune conversazioni intercettate, salvo poi smentire la circostanza ai magistrati – che ritrarrebbe insieme Silvio Berlusconi, il boss Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Una foto potenzialmente esplosiva, ma mai mostrata agli inquirenti: “Se non va tutto come deve andare nel mio libro usciranno le foto”, ha detto.
Le immagini sarebbero tre, tutte scattate nella primavera del 1992 in un bar sul lago d’Orta: “Le ho fatte io”, ha aggiunto Baiardo con un mezzo sorriso. Non solo. Secondo il suo racconto, dell’esistenza di quello scatto sarebbe a conoscenza anche Paolo Berlusconi. Le parole registrate da Report con una telecamera nascosta sono finite subito sul tavolo dei magistrati fiorentini, perché incrociano le dichiarazioni intercettate dagli investigatori e la testimonianza di Giletti, al quale l’editore di La7, Urbano Cairo, ha chiuso (i motivi non sono mai stati chiariti) la trasmissione televisiva mentre aveva in scaletta la preparazione di servizi giornalistici proprio su questi fatti.
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C’è da dire che lo scorso luglio Giletti aveva intervistato per la prima volta Baiardo per una puntata speciale sulla mafia della sua trasmissione Non è l’Arena su La7, dopo averlo visto parlare a Report ai microfoni di Paolo Mondani. In quell’occasione, per accreditare la propria attendibilità con Giletti, il fiancheggiatore dei Graviano aveva mostrato un’immagine con tre persone. “Me l’ha fatta vedere, senza consegnarmela, tenendola lontana da me – la testimonianza del giornalista – eravamo in un bar a Castano, vicino a Milano. Mi è parsa una foto del tipo di quelle da macchinetta usa e getta, ho visto tre persone sedute a un tavolino. Berlusconi l’ho riconosciuto, era giovane, credo fosse una foto degli anni ’90, sono certo fosse lui anche perché in quel periodo lo seguivo giornalisticamente”.
Ai magistrati Luca Tescaroli e Luca Turco, Giletti ha spiegato perché Baiardo gli ha mostrato il documento: “Perché ho sempre messo in dubbio le sue dichiarazioni”. Il giornalista ha aggiunto anche altri dettagli delle confidenze raccolte dal fiancheggiatore dei Graviano, come le telefonate che lo stesso avrebbe ricevuto sul suo telefono – ma destinate al boss – da Marcello Dell’Utri. Lo stesso Dell’Utri che, intercettato, si lamentava delle trasmissioni televisive che Giletti aveva messo in onda sulla mafia.