L'ormai ex sindaco di Terni Bandecchi ha fatto un video sui social in cui si scaglia contro quello che hanno scritto i giornalisti.
L’ormai ex sindaco di Terni Bandecchi ha fatto un video sui social in cui si scaglia contro quello che hanno scritto i giornalisti. Stefano Bandecchi, si sa, è uno sempre sopra le righe. Dopo aver annunciato le sue dimissioni da sindaco in un video su Instagram, oggi torna scagliandosi contro i giornalisti per ciò che hanno scritto sul suo conto. Bandecchi dice di non essere di destra come tanti hanno scritto, ma di essere democristiano e anticomunista, perché, come dice lui, “il comunismo l’ha vissuto da dentro”. Poi attacca l’ordine dei giornalisti con una serie di insulti censurati, trovate come al solito il video in fondo all’articolo.
Bandecchi scatenato sui social
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A proposito, Bandecchi ha fatto marcia indietro anche sulle sue dimissioni. Nel consiglio comunale di ieri, aperto anche ai cittadini ternani e cadenzato da ben tre sospensioni, ha riferito in aula sulle sue sbandierate dimissioni, regalando una specie di coup de théâtre. “Ho dato le mie dimissioni – annuncia il leader di Alternativa Popolare – ma se risolveremo i nostri problemi interni, le ritirerò. Altrimenti andrò in Europa e a Montecitorio, dimostrando a tutti gli italiani che il mio partito è diverso dagli altri e la sedia ve la posso anche regalare“. Nel suo fluviale monologo, costantemente puntellato da auto-celebrazioni, Bandecchi divaga su Trump, fa una gaffe sulla Nato chiamandola Onu , discetta sulle sue ambizioni di europarlamentare (“Prima arrivano gli italiani e poi il resto, quindi in Europa voglio portare gli italiani veri e voglio che ragionino come desidero io“), si lagna sulle polemiche sul suo conto (“Ho detto una volta che guardavo le donne. Oddio, che cavolo avrò fatto mai di male nella vita, ora comincerò a guardare anche gli omini, così accontento tutti: destra e sinistra”).
E fa una tirata lunghissima e risentita su un cittadino che si è rifiutato di dargli la mano: “Ciò che sta succedendo oggi a Terni è semplicemente quello che io ho promesso a quei 20mila cittadini che mi hanno votato: una politica nuova e diversa. È il motivo per cui io, quando cammino per strada, saluto per primo tutti, anche prendendomi spesso il non saluto dai cittadini che evidentemente non mi hanno votato. Stamattina un cittadino non mi ha dato la mano, una cosa brutta. Poi sarei io il maleducato. Quindi, io – tuona Bandecchi – non sono il primo cittadino di tutti, perché se chi non mi ha voluto non riesce neanche a stringermi la mano o a salutarmi, una cosa normale e naturale, non deve pretendere niente da me”.