In un'intervista al Corriere della Sera, Enrico Mentana ha fatto alcune rivelazioni interessanti su Silvio Berlusconi.
In un’intervista al Corriere della Sera, Enrico Mentana ha fatto alcune rivelazioni interessanti su Silvio Berlusconi. Prima del fatidico 26 gennaio 1994 e del video che cambiò l’Italia, «il Paese che amo», erano state settimane di conciliaboli e tormenti nel mondo e nei sottomondi del Cavaliere. Enrico Mentana era il giovane direttore del Tg5. Sorride al ricordo: «Berlusconi nel ’91 mi aveva chiamato: “Faccia un telegiornale tutto daccapo, gli dia il nome che vuole, solo lo faccia ecumenico”. Pensai: oddio, vuole il tg dei cattolici! Ma lui intendeva né di destra né di sinistra, né del Nord né del Sud, di tutti… era il sogno di un giornalista, lo avrei fatto gratis».
Cosa ha detto nell'intervista
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Mentana aggiunge: «Berlusconi aveva fatto l’endorsement per Fini. Feci un editoriale in cui dissi: la nostra linea non cambierà. Ricordo una spedizione serale ad Arcore, a metà dicembre. Con me c’erano Gori, direttore della rete, Monti, direttore di Panorama. Con Letta e Confalonieri a cena provammo a convincere Silvio a non andare fino in fondo, a non entrare in politica».
«Letta e Confalonieri erano davvero perplessi, Ricci contrario, così come Briglia, direttore di Epoca. Montanelli, contrarissimo, mandava alle riunioni il povero Federico Orlando e diceva: “Certo lui scende in campo per sfuggire alla galera, ma è anche vero che si ritiene un incrocio fra Churchill e De Gaulle!”. In un incontro con Berlusconi e Confalonieri, Indro consumò la rottura, la sera stessa lo intervistai in diretta».
E su Dell’Utri rivela: «Sentenze e storia giudicheranno ma ciò che ho visto è che Dell’Utri fu il vero fondatore di Forza Italia e non per la capacità organizzativa : perché capiva di politica più di Berlusconi. È un magma, poi viene tagliato con l’accetta. Io ho conosciuto un manager, non si presentava con la coppola. Ha avuto un ruolo, tenere a bada quelli lì. Ma un conto è tenere a bada, un conto è condividere o esserlo».