Oggi cercheremo di fare il punto sulla situazione di Forza Italia. Sono in molti, infatti, a chiedersi cosa ne sarà del partito dopo il nuovo ricovero di Silvio Berlusconi in ospedale. Anche se il suo medico Zangrillo aveva rassicurato tutti dicendo che “Si trattava di esami già in calendario”, è comunque saltato un vertice importante che Berlusconi avrebbe dovuto tenere oggi con gli altri esponenti di Forza Italia.
A fronte delle condizioni precarie dell’ex premier, la domanda che rimbalza tra Montecitorio e Palazzo Madama è: adesso che succede? L’ipotesi più probabile è che vi sia una sorta di reggenza di Antonio Tajani, basata su un patto di ferro con Marina Berlusconi e Marta Fascina, per serrare i ranghi di un partito che altrimenti andrebbe alla deriva totale. Il rischio, con Berlusconi fuori gioco, è il fuggi fuggi generale, con alcuni a bussare a Fratelli d’Italia, altri alla Lega di Matteo Salvini e altri ancora a guardare verso Matteo Renzi o Carlo Calenda.
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L’ex premier era stato dimesso il 19 maggio scorso, dopo 45 giorni di ricovero. Accanto a lui in ospedale ci sono la compagna e deputata azzurra, Marta Fascina, e anche la figlia Marina. Ma è solo tutto rinviato. “L’unica cosa certa è che Forza Italia non può esistere senza Silvio Berlusconi” si legge. Quante volte abbiamo sentito ripetere questa frase nel corso di questi 30 anni. L’ultima, solo poche ore fa, da parte di Iva Zanicchi, tra le più grandi cantanti della storia del nostro Paese, artista a tutto tondo, ma anche eurodeputata a Strasburgo per due legislature (tra il 2004 e il 2009), eletta proprio nelle file degli azzurri.
Chiunque abbia provato a invertire il paradigma è rimasto bruciato dalla foga verticistica del capo e fondatore, che con la sua leadership incontrastata ha saputo riunire attorno a sé le forze di centrodestra per oltre un ventennio, cannibalizzando delfini e aspiranti successori, prima di cedere il passo (malvolentieri) nel 2018 a Matteo Salvini e poi all’attuale premier Giorgia Meloni. Lo ha ricordato di recente anche Angelino Alfano, per anni suo fedelissimo e tra le “vittime” più illustri dell’uomo solo al comando (oggi manager di grandi multinazionali, con un super stipendio e tanti saluti al passato che fu).
Il futuro di Forza Italia e di Berlusconi
Comunque dovrà essere lui a riprendere in mano le redini del gioco, dopo un periodo in cui ha delegato ad Antonio Tajani (coordinatore nazionale) e a Marta Fascina (sua compagna nella vita come nel lavoro) la gestione degli affari correnti. Per farlo, sarà necessario un riassetto generale dei ruoli di potere interni a Forza Italia, con un graduale accantonamento di alcune figure scomode (come Alessandro Cattaneo, ex capogruppo alla Camera, poi defenestrato) per fare posto a giovani attivisti di fiducia (vedi Alessandro Sorte, nuovo responsabile degli azzurri in Lombardia).
La decisione di Silvio Berlusconi, per ora solo rinviata probabilmente, passa anche da un nuovo tesoretto economico stanziato per i prossimi appuntamenti elettorali e proveniente per intero dalle sue finanze personali. A quanto pare, l’ex presidente del Consiglio avrebbe infatti deciso di pagare di tasca propria tutta la campagna elettorale per le elezioni europee del prossimo anno, in cui (proprio per risollevare la situazione di declino) dovrebbe – salute permettendo – essere lui stesso a fare il capolista per tutte le 5 circoscrizioni in cui verrà diviso il territorio nazionale. Una decisione assunta poco prima del nuovo ricovero e nelle stesse ore in cui, negli uffici del Senato, veniva deposita la sua ultima dichiarazione dei redditi.