Bersani a La7: “Meloni e Salvini? Sovranisti della mutua che stanno coi ricchi come Musk e fomentano la guerra tra poveri” VIDEO

Un’analisi critica di Pier Luigi Bersani sulle scelte politiche del governo Meloni

Durante la puntata di Otto e mezzo su La7, Pier Luigi Bersani ha lanciato una durissima critica all’operato del governo Meloni e al sovranismo di cui si fanno portavoce la premier Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini. Intervistato da Lilli Gruber, l’ex segretario del Partito Democratico non ha risparmiato parole forti, definendo Meloni e Salvini “sovranisti della mutua” e accusandoli di adottare politiche che favoriscono i ricchi, come Elon Musk e Donald Trump, a scapito delle classi più deboli.

L’accusa ai sovranisti e il caso Musk

Bersani ha incentrato la sua critica sull’apparente incoerenza tra la retorica populista e le azioni concrete del governo. “Questi sono sovranisti della mutua, perché davanti a una dichiarazione di Elon Musk, che non è un cittadino qualsiasi e che ha sparato a zero non solo contro i giudici ma anche contro la nostra Costituzione, questo governo è stato zitto”, ha affermato Bersani. L’ex leader del PD si riferisce alle recenti dichiarazioni del magnate statunitense, che hanno sollevato un ampio dibattito pubblico.

Secondo Bersani, l’atteggiamento passivo del governo di fronte a simili attacchi mostra una mancanza di fermezza e dignità politica. “È stato costretto a intervenire il presidente della Repubblica, ma non toccava mica a lui salvare la dignità del nostro paese”, ha aggiunto, sottolineando come le istituzioni dovrebbero rispondere con forza a chi mina i principi costituzionali.

La legge di bilancio e la distribuzione delle risorse

Un altro tema centrale affrontato da Bersani è stata la legge di bilancio, che l’ex ministro considera l’ennesima conferma di una politica che favorisce le élite economiche. “La destra sta coi ricchi e con chi dirige il traffico”, ha dichiarato, accusando il governo di cercare il consenso popolare fomentando divisioni all’interno delle classi meno abbienti.

L’analisi di Bersani si è concentrata su alcune misure specifiche:

Aumento delle entrate Irpef: “I 17 miliardi in più di Irpef, che per il 90% è pagato da lavoratori dipendenti e pensionati, sono una conferma che il peso maggiore ricade sempre sulle spalle di chi guadagna meno”.

Taglio al Reddito di Cittadinanza: “Hanno risparmiato 3 miliardi dalla povertà, togliendoli a chi ne aveva più bisogno”.

Profitti delle banche: Bersani ha evidenziato come le prime cinque banche italiane abbiano realizzato utili per circa 25 miliardi nel 2024. “Gli hanno chiesto un contributo per la sanità? No, gli hanno chiesto un prestito da restituire nel 2027. Ma dare prestiti è il mestiere delle banche”, ha ironizzato.Questi dati, secondo Bersani, mostrano come le politiche del governo Meloni siano orientate a tutelare i grandi interessi economici, invece di affrontare le crescenti disuguaglianze sociali.

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L’appello per un’alternativa di centrosinistra

Nel finale dell’intervista, Bersani ha rilanciato la necessità di costruire un’alternativa strutturale al governo attuale, puntando su un progetto di centrosinistra capace di intercettare il malcontento popolare. “L’ho sempre detto, qui c’è il carro davanti ai buoi: la sensibilità sull’esigenza di un’alternativa è più avanti del progetto politico”, ha spiegato, lamentando un ritardo nel coordinare le forze progressiste.

Alla provocazione di Lilli Gruber, che gli ha fatto notare come il suo appello sia caduto nel vuoto per oltre due anni, Bersani ha risposto con un sorriso ironico: “E vabbè, io continuo a dirlo”.

Conclusioni: un paese diviso e un progetto in cerca di leadership

Le parole di Bersani riflettono una visione critica del sovranismo italiano, accusato di essere solo una maschera per politiche economiche classiste. La retorica di Meloni e Salvini, secondo l’ex segretario PD, serve a creare divisioni tra le classi meno abbienti, evitando di affrontare i veri problemi del paese. Nel frattempo, il centrosinistra appare ancora incapace di rispondere con un progetto politico unificante e concreto.

In un contesto di crescenti disuguaglianze e polarizzazione sociale, la sfida per il futuro sarà quella di costruire una proposta politica capace di rispondere ai bisogni reali della popolazione, superando le retoriche divisive e riportando al centro i valori di equità e giustizia sociale.
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