Bersani sbotta a DiMartedì: “Post di Meloni contro Gruber? Roba da matti, ecco perché” IL VIDEO

Bersani ha reagito in diretta a DiMartedì al famoso post sui social in cui Giorgia Meloni risponde a Lilli Gruber sul patriarcato.

“L’attacco di Giorgia Meloni a Lilli Gruber? Son cose veramente da matti. Gruber dice che ha il sospetto che la presidente del Consiglio abbia una visione patriarcale. E lei le risponde con una foto dicendo che è una donna, la madre è una donna, che la nonna è una donna, la zia è una donna. È come se a me dicessero che io sono comunista e io rispondessi che ho uno zio prete“. È il commento ironico di Pier Luigi Bersani al post di Giorgia Meloni a Lilli Gruber.

La reazione in diretta

“Il punto è che non accettano le critiche, hanno la pelle sottile. Fanno le vittime su qualsiasi osservazione. Il vittimismo è l’altro lato dell’aggressività, è sempre stato un meccanismo psicologico. Ma ora è diventato politico. Se allora non accetti le critiche, non far quel mestiere lì. Chiuditi in casa con la tua famiglia e la tua fazione. Quando ero ministro e facevo una riforma, mi inseguivano col pullman fino al paesello. Ma io non mi sono mai lamentato. Perché se governi, devi accettare le critiche, anche quelle che ti sembrano ingiuste. Perché non governi solo i tuoi, ma un intero paese. E devi rispettare tutti“.

Bersani commenta poi la difesa del ministro Francesco Lollobrigida nei confronti della cognata. “Giorgia è una donna cresciuta senza neanche il padre, che vive in un ambiente familiare in cui le donne prevalgono. Paradossale definire Meloni di cultura patriarcale” aveva detto. Bersani: “Se una sostiene che una donna è donna in quanto madre, come afferma la Meloni, ha un concetto patriarcale. Punto e basta. Non c’è discussione. Lollobrigida dica quello che vuole. Ma lasci stare la storia della famiglia della Meloni. Che purtroppo per lei ha avuto a che fare con dei maschi che non brillavano per comprensione della dignità femminile. Quindi, Lollobrigida lasci stare, così lo lasciamo stare anche noi”.

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