Bianca Berlinguer, durante il suo intervento alla Festa del Fatto Quotidiano, ha rivelato dettagli scioccanti sulla sua esperienza in Rai e sulle ragioni che l’hanno portata a lasciare il servizio pubblico. L’ex conduttrice di Carta Bianca ha raccontato di aver subito pressioni e ostacoli dall’azienda, in particolare per quanto riguarda la rimozione improvvisa di due figure di rilievo dalla sua trasmissione: Mauro Corona e il professor Alessandro Orsini.
Berlinguer ha descritto come Mauro Corona, una presenza fissa e molto apprezzata dal pubblico, sia stato allontanato dalla trasmissione senza alcun preavviso o spiegazione da parte della Rai. La conduttrice ha sottolineato come questo tipo di decisioni venissero prese unilateralmente dall’azienda, lasciandola all’oscuro.
Un altro episodio clamoroso riguarda il professor Orsini, che era stato invitato a esprimere il suo parere sul conflitto in Ucraina, opinione che, pur divisiva, rappresentava una fetta importante del dibattito pubblico. Il giorno dopo la sua partecipazione, Orsini fu allontanato dalla trasmissione per volere dell’azienda, ancora una volta senza informare Berlinguer. Nonostante il rischio di chiusura del programma, la giornalista ha continuato a invitare Orsini come ospite, ma in forma gratuita, dopo che la Rai aveva rescisso il suo contratto. Berlinguer ha anche ringraziato il professore per aver accettato di partecipare senza compenso, nonostante gli fossero state offerte cifre significative dalla concorrenza.
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Infine, la giornalista ha criticato la lottizzazione politica che da anni pervade la Rai, spiegando come ogni nuovo governo prometta cambiamenti e riforme, ma che, in realtà, la situazione peggiori a ogni passaggio di potere. Le sue parole hanno messo in evidenza una profonda delusione verso il sistema di gestione della televisione pubblica italiana.
La testimonianza di Berlinguer ha suscitato grande interesse, gettando luce sulle dinamiche interne alla Rai e sulle difficoltà affrontate dai conduttori nel mantenere l’indipendenza editoriale.
il video:
