Blogger ferma Bruno Vespa sul treno. E volano insulti. IL VIDEO SHOCK

*Lite sul treno per Bruno Vespa: “professionista della disinformazione”, la replica: “Vada a fare in cu*o”*

Nel corso di un viaggio in treno, il giornalista e conduttore televisivo Bruno Vespa è stato protagonista di un’accesa discussione con un viaggiatore che ha deciso di provocarlo. Tutto è iniziato quando un passeggero, successivamente identificatosi come Matteo Gracis, fondatore del giornale online “L’indipendente”, si è avvicinato a Vespa chiedendogli di scattare una foto insieme. Vespa, storico conduttore del programma “Porta a Porta”, ha accettato con cortesia, ma la situazione è rapidamente degenerata.

*La provocazione e la reazione di Vespa*

Mentre Vespa si preparava per la foto, Gracis ha iniziato a registrare un video di contestazione, accusando il giornalista di essere “uno dei professionisti della disinformazione”. La reazione di Vespa è stata immediata e furiosa: “Ma vada a fare in cu*o”, ha risposto, visibilmente infastidito. Non contento, ha poi aggiunto: “Giusto. Ora può accomodarsi? Se ne va democraticamente o se ne va da solo? Vada al diavolo”.

*Matteo Gracis: “Questi personaggi non sono abituati alle contestazioni”*

Matteo Gracis, che si autodefinisce “pensatore libero” su Instagram, ha poi spiegato ai suoi follower le motivazioni dietro il suo gesto provocatorio. Secondo Gracis, la sua contestazione era un modo pacifico e civile per esprimere il proprio dissenso verso Vespa, definito “uno dei responsabili dell’informazione spazzatura in Italia”. Ha criticato l’incapacità di Vespa di affrontare critiche aperte, affermando che personaggi come lui sono “abituati ai tappeti rossi” e non al confronto.

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*La polemica sui social e le reazioni del pubblico*

Il video della lite è rapidamente diventato virale sui social media, scatenando una vasta gamma di reazioni da parte del pubblico. Mentre alcuni utenti hanno appoggiato la protesta di Gracis, lodandolo per aver avuto il coraggio di esprimere il proprio dissenso, altri hanno criticato il metodo utilizzato, giudicandolo una provocazione gratuita. La discussione ha acceso un dibattito sulla libertà di espressione e il ruolo dei giornalisti nel panorama informativo italiano.

Questo episodio, sebbene inusuale, mette in evidenza la tensione crescente tra alcuni esponenti della società civile e il mondo dell’informazione tradizionale. La controversia ha riacceso le discussioni sull’influenza dei media in Italia e sulla percezione pubblica del giornalismo. Resta da vedere se ci saranno ulteriori sviluppi o dichiarazioni da parte dei protagonisti della vicenda.

Intanto vi lasciamo il video. Buona visione.

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