Bonus 80 euro: Meloni come Renzi per prendere in giro i cittadini

Ecco il bonus da 80 euro nelle tredicesime alla vigilia delle europee: Giorgia Meloni come Renzi, ecco perché.

Il nuovo decreto legislativo che implementa la riforma fiscale è giunto oggi al consiglio dei ministri, portando con sé una piccola sorpresa per i lavoratori italiani. Si tratta di un bonus di 80 euro da aggiungere alle tredicesime di coloro che guadagnano fino a 15 mila euro all’anno. Questa misura, inserita nella riforma dell’Irpef e dell’Ires del governo Meloni, è destinata a essere erogata una tantum, arricchendo così il periodo natalizio di molti contribuenti. L’annuncio ufficiale è atteso per oggi, e il richiamo al passato non può non emergere: nel 2014, l’allora premier Matteo Renzi conquistò consensi con una mossa simile, promettendo agli italiani gli stessi 80 euro in busta paga, con effetti positivi per il Partito Democratico alle elezioni europee. La verità è che questa è l’ennesima mancetta di Meloni che non cambia la vita dei cittadini.

Meloni come Renzi

Tuttavia, il decreto contiene anche altre disposizioni, come l’aumento della tassazione sui premi di risultato, previsto per entrare in vigore a gennaio 2025, e il rifacimento della “Rita” (Rendita integrativa temporanea anticipata). Il viceministro all’economia Maurizio Leo (Fratelli d’Italia) ha chiarito che il provvedimento è ancora in fase di revisione, evidenziando la necessità di bilanciare gli interessi dei contribuenti con l’equilibrio della finanza pubblica. Si stima che circa 8,2 milioni di lavoratori dipendenti saranno interessati al bonus natalizio, ma l’importo preciso sarà confermato entro il 15 novembre, sulla base delle entrate fiscali aggiuntive. Inoltre, si prevede una revisione del regime fiscale per i redditi agrari e per i lavoratori autonomi e dipendenti.

Per quanto riguarda il lavoro autonomo, le partite Iva potranno dedurre le spese per master, corsi di formazione e aggiornamento professionale fino a 10 mila euro, così come le spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di viaggio e soggiorno. Il decreto fiscale affronta anche il tema delle plusvalenze delle aree edificabili ricevute in donazione, prevedendo uno sconto sulla tassazione del reddito ottenuto. Tuttavia, alcune restrizioni verranno applicate alla “Rita” a partire dal 1° gennaio 2025, mentre i premi al risultato vedranno un aumento della tassazione al 10%, in netto contrasto con gli incentivi alla produttività.

Ecco cosa scriveva Meloni nel 2014

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