Botta e risposta in tv fra Travaglio e Bocchino: “Non voglio metterlo in difficoltà… Non ci riesci!” IL VIDEO

C'è stato un acceso botta e risposta in tv fra Marco Travaglio e Italo Bocchino. Ecco cosa è successo.

Marco Travaglio è intervenuto a Otto e Mezzo commentando le parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva parlato di presunte riunioni dei “pm anti-governo”, sottolineando che “l’opposizione giudiziaria è l’unico rischio per il governo”. Travaglio ha detto che i governi di destra nella Seconda Repubblica sono quattro, tre di Berlusconi e uno della Meloni, e nessuno dei tre governi Berlusconi è caduto per ragioni giudiziarie.

Il video dello scontro

All’inizio del suo intervento Travaglio dice: “Adesso mi ricollego alle parole di Bocchino, ma non voglio metterlo in difficoltà” E l’altro risponde secco, sussurrando: “Non ci riesci…” Travaglio finge di non aver sentito e spiega il suo punto di vista sulla vicenda di Crosetto. Il ministro aveva detto sostanzialmente che parte della magistratura sarebbe contro il governo. Un vero e proprio complotto, insomma. Ve ne avevamo parlato anche in un precedente articolo, in cui per Toninelli ci sarebbe dell’altro dietro a questa storia. “Non è che a qualcuno del centrodestra sta per arrivare un avviso di garanzia? A quel punto Crosetto dirà ‘l’avevo detto che questi volevano far cadere il governo’. Maddai” esclama Toninelli alla fine del suo ultimo video. Ma torniamo a Travaglio.

Il dibattito si è acceso quando Italo Bocchino ha sollevato perplessità su alcuni incontri di magistrati che preparerebbero qualcosa per “fermare la deriva antidemocratica di Giorgia Meloni”. Le parole di Crosetto sono state chiare: “A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ’fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni'”. Questo ha portato a un nuovo scontro tra governo e magistratura, con il cofondatore di Fratelli d’Italia che attacca direttamente le toghe. Nel frattempo, la politica litiga e si divide sulla piazza di sabato: a Roma sono scese in corteo 500 mila persone, ma la destra guarda alle bandiere palestinesi e parla di “occasione sprecata”.

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