Un nuovo scandalo scuote la politica piemontese: Elisa Tarasco, candidata di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni regionali nella circoscrizione di Cuneo, è al centro di un’inchiesta condotta dalla trasmissione di Rai 3 Report. L’accusa? Aver distribuito buoni benzina da 50 euro ciascuno in cambio di voti. Una vicenda dai contorni controversi che sta catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica.
Le accuse: buoni benzina in busta con materiale elettorale
L’episodio incriminato sarebbe avvenuto pochi giorni prima delle elezioni regionali. Kanti Fadelli, una donna di origini indiane residente a Crissolo, ha raccontato alla redazione di Report di aver ricevuto dalla candidata una busta contenente due buoni benzina del valore complessivo di 100 euro, insieme al programma elettorale e ai “santini” della Tarasco. “Mi ha detto ‘aiutami’” ha spiegato Fadelli, sottolineando che il gesto non è stato ben accolto, tanto da decidere di consegnare i buoni al sindaco del paese, Fabrizio Re, il quale ha poi informato la Procura.
Secondo la trasmissione, altre buste simili sarebbero state distribuite, sollevando dubbi su un presunto sistema volto a influenzare il voto locale.
Le reazioni di Elisa Tarasco
Di fronte alle accuse, Elisa Tarasco si è difesa con fermezza. In una nota scritta alla redazione di Report, la candidata ha respinto ogni collegamento tra la distribuzione dei buoni e la sua campagna elettorale:
> “La consegna dei buoni non è assolutamente collegata alla campagna elettorale, è stato un gesto di amicizia nei confronti di una famiglia del nostro paese, alla stessa stregua di due bottiglie di buon vino.”
La candidata ha anche sottolineato di aver condotto la sua campagna in totale trasparenza, rendicontando tutte le spese (circa 30.000 euro) agli organi competenti. Gabriele Genre, marito della Tarasco e titolare dell’azienda Sipre, che avrebbe emesso i buoni, ha aggiunto:
> “Regolarmente diamo buoni benzina ai nostri dipendenti, in totale buona fede.”
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La posizione della trasmissione e delle autorità
L’inchiesta di Report, intitolata Il pieno di voti, ha raccolto testimonianze e documenti che sembrano rafforzare l’ipotesi di un tentativo di condizionamento del voto. Il giornalista Luca Bertazzoni ha dichiarato:
> “Abbiamo verificato la segnalazione e parlato con tutti i protagonisti. Non possiamo anticipare conclusioni, ma i fatti meritano approfondimento.”
Il sindaco di Crissolo, Fabrizio Re, ha confermato di aver inoltrato la questione alle autorità competenti dopo aver ricevuto i buoni dalla Fadelli.
Dibattito politico e opinione pubblica
Le reazioni nel mondo politico sono contrastanti. Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, William Casoni, ha espresso solidarietà a Elisa Tarasco, lodandone l’impegno per il territorio:
> “È un’imprenditrice che ha deciso di investire nella montagna e nella comunità. Aspettiamo di vedere l’intero servizio per fare chiarezza.”
D’altra parte, l’opposizione chiede risposte immediate e trasparenza. L’episodio solleva interrogativi sull’etica delle campagne elettorali e sull’utilizzo di strumenti economici per ottenere consenso.
Un caso da chiarire
Il servizio di Report ha acceso i riflettori su una pratica che, se confermata, costituirebbe una grave violazione della legge elettorale. Per ora, le indagini sono ancora in corso e spetterà alla magistratura valutare se sussistano gli estremi per procedere legalmente contro Elisa Tarasco.
Intanto, l’episodio getta un’ombra sull’ultima tornata elettorale piemontese, mettendo in discussione la trasparenza di alcune pratiche politiche in una regione già alle prese con un clima di sfiducia nei confronti della classe dirigente.
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