Il giornalista Luca Sommi è intervenuto in diretta televisiva a “L’aria che tira estate” su La7. Tanti gli argomenti affrontati dal conduttore di Accordi e Disaccordi. Vediamo cosa ha detto. “Sarebbe bello vedere un Paese che nei momenti straordinari mettesse da parte un po’ questa scaramuccia politica, ma non è successo in pandemia, figuriamoci adesso. Sarebbe bello, ma non è possibile, viviamo in questo Paese. A proposito di PNRR, Giuseppe Conte riuscì a conquistare la cifra straordinaria di oltre 200 miliardi in quel confronto aspro in Europa, dopodiché cade il governo Conte e arriva il governo Draghi in Italia. Adesso il governo non può scaricare Draghi, perché nel governo draghi c’erano due partiti che fanno parte di questo governo: Forza Italia e la Lega. Che questo governo sia in difficoltà è innegabile, ma è necessario che venga creato un tavolo nel quale vengono coinvolti tutti e nessuno si possa dire innocente. Nessuno potrà dire di non aver partecipato a questo percorso straordinario che potrebbe cambiare il destino del nostro Paese, invece vediamo che loro continuano con le solite scaramucce.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
E sul ruolo delle opposizioni… “Le opposizioni sbagliano a chiedere ogni settimana le dimissioni di un ministro, perché poi quando ci sono i presupposti per chiederle (vedi caso Santanchè, dove i presupposti ci sarebbero), questa richiesta viene de-potenziata. Però è anomalo, perché comunque in queste ultime settimane ci sono stati comunque dei casi Delmastro, La Russa, Santanchè. In Italia fra l’altro c’è stato questo continuo braccio di ferro tra politica magistratura, abbiamo una delle classi politiche più corrotte dei paesi accidentali e sicuramente in Europa ci sono stati alcuni magistrati che hanno cercato di combattere questa corruzione” ha detto.
E sulla famosa card-spesa della Meloni… “Il taglio del cuneo fiscale e i vari bonus spesa sarebbero degli interventi giusti, se non si fosse cancellato chirurgicamente il reddito di cittadinanza. È stato un attacco ideologico, uno strumento politico: da oggi abbiamo 500 famiglie che non percepiscono più niente e sono in povertà assoluta Questa è una mancetta, come l’ha definita la stessa Meloni, mentre poteva correggere il reddito, ad esempio” ha concluso Sommi nel suo intervento.
Anche Giuseppe Conte del M5S aveva parlato di questa card spesa, ieri sera in tv: “No al salario minimo per questo governo, massimi vitalizi sì e in più oggi ci viene detto: ‘ci rendiamo conto che c’è un caro vita’. Tanto è vero che è stata introdotta una social card, poi non so se verrà chiamata card Meloni perché c’è il vizio di distribuire le mancette con il nome e cognome del presidente in carica, ce lo ricordiamo già da Renzi. Con il reddito di cittadinanza “una legge universale su tutte le persone in difficoltà ci hanno detto che volevamo creare un voto di scambio, e questo che cos’è? È un voto di scambio – conclude Conte – per una mancetta a una platea minima e modesta di soggetti bisognosi”.