Dopo la Giornata di forti tensioni e proteste nelle aule del Parlamento italiano di ieri culminata con l’aggressione a Donno, oggi non scende la tensione sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica, che è stato occupato dalle opposizioni. Continuate a leggere, in fondo all’articolo trovate il video
Occupazione dei banchi al Senato
La seduta del Senato dedicata all’esame del disegno di legge sul premierato è stata segnata dall’occupazione dei banchi del governo da parte dei senatori del Movimento 5 Stelle. L’azione è stata intrapresa “in segno di protesta contro l’aggressione del deputato Leonardo Donno”, come si legge in una nota del M5S. I senatori, guidati dal capogruppo Stefano Patuanelli, hanno sventolato bandiere italiane. Patuanelli ha dichiarato: “La Repubblica non può essere umiliata da chi non accetta che gli si consegni il tricolore”.
La protesta ha visto anche alcuni membri dell’opposizione dirigersi verso i banchi del governo per consegnare una bandiera italiana alla ministra Elisabetta Casellati, replicando un gesto simile compiuto il giorno precedente alla Camera dal deputato Leonardo Donno nei confronti del ministro Calderoli. Questo gesto ha provocato la reazione dei senatori di maggioranza, che hanno intonato l’inno di Mameli. La situazione è degenerata al punto che i commessi del Senato hanno dovuto intervenire per strappare i fogli tricolori dalle mani dei parlamentari, costringendo la presidente di turno, Licia Ronzilli, a sospendere la seduta.
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Alta tensione alla Camera
Nel frattempo, alla Camera dei Deputati la tensione era palpabile già dalla ripresa della seduta, dedicata all’esame del ddl sull’autonomia differenziata. La bagarre scoppiata il giorno precedente aveva visto coinvolto il deputato del M5S Leonardo Donno, colpito durante uno scontro fisico tra deputati. Questo episodio ha portato le opposizioni a chiedere chiarimenti e a contestare la maggioranza per il modo in cui era stata gestita la situazione.
Durante la seduta, la capogruppo del PD, Chiara Braga, ha proposto una versione alternativa del verbale che descrivesse gli eventi come una “aggressione squadrista” da parte di alcuni deputati dei gruppi di Lega e FdI. Tuttavia, la maggioranza ha votato a favore della versione iniziale del verbale, bocciando la proposta delle opposizioni per 42 voti di scarto. Il presidente di turno, Sergio Costa, ha affermato: “Per rispetto del regolamento, e indipendentemente dalle mie volontà, io firmo il verbale”.
Le tensioni sono ulteriormente aumentate quando il vicesegretario nazionale della Lega, Andrea Crippa, ha dichiarato che “sarebbe più grave cantare Bella Ciao che fare il gesto della Decima Mas”, suscitando reazioni indignate da parte delle opposizioni. Seduta sospesa.
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Ecco, invece, cosa è successo ieri alla Camera verso il deputato Leonardo Donno del M5S: