L’alleanza tra PD e M5S vacilla? Secondo le ultime dichiarazioni dei due leader politici, sì. Il tema è quello che sta infiammando i giornali in questi giorni, i migranti. Giuseppe Conte oggi si è recato a Lampedusa, ma durante l’intervista di ieri con Bruno Vespa aveva detto: “Noi sull’immigrazione siamo per una TerzaVia. Nè l’accoglienza indiscriminata del PD, né il blocco navale di Giorgia Meloni. Anche i migranti hanno la loro dignità, ma se spendi 50€ al giorno per un immigrato e poi dai 1€ al giorno ai più poveri con questa social card, siamo di fronte a un sovranismo d’accatto” aveva detto in diretta tv il leader M5S.
Immediata la replica stizzita di Elly Schlein: “Cosa penso di questa frase? Penso che siamo tutti in campagna elettorale. Forse Conte non ha letto le 7 proposte del Pd sull’immigrazione. Gliele invierò” ha chiosato.
Insomma, l’alleanza cosiddetta giallo-rossa torna protagonista in questi giorni di un forte scontro a distanza sul tema dei migranti. Ma facciamo un passo indietro su ciò che aveva detto Conte integralmente. “C’è un concetto che non è appaltato alla destra. Il concetto di sovranità appartiene a tutti, tutti gli stati hanno diritto a stabilire regole di ingresso, permanenza e transito. Quello che mi distingue da queste forze di destra e su cui ho avuto non pochi contasti anche con Salvini all’epoca del Conte 1 è che si faccia propaganda e si crei illusione”.
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Le critiche nei confronti del Partito democratico da parte di Conte riguardano anche la delicata gestione degli sbarchi: “Io non voglio assolutamente, nell’interesse della mia forza politica, fare incontri di vertice laddove invece vanno fatti percorsi chiari e trasparenti. Noi stiamo facendo delle battaglie trasparenti, prendiamo impegni trasparenti e li manteniamo. Se ci sono punti di dissenso col Pd io lo voglio dire. Per esempio, noi siamo per una terza via sull’immigrazione: il Pd è per l’accoglienza indiscriminata? Secondo noi non è possibile, come non è possibile il blocco navale”.
Il tema divide quindi le due compagini e la risposta di Elly Schlein non tarda ad arrivare. A “È sempre Cartabianca” su Rete4, la leader dem controbatte così riguardo alle critiche al Partito democratico da parte dell’ex presidente del consiglio: “Conte non ha letto le proposte del Pd sull’immigrazione. Aspettiamo le sue”. E aggiunge: “Siamo in campagna elettorale”.
Ha ragione Conte: cosa dice il programma del PD sull'immigrazione
Nel programma elettorale del Partito Democratico (PD) alle elezioni, l’immigrazione emerge come un tema cruciale. Il PD si è impegnato a promuovere una politica di accoglienza e integrazione che riflette i valori di solidarietà e rispetto dei diritti umani. Uno degli aspetti chiave del programma riguarda la revisione delle politiche sull’asilo e l’immigrazione. Il PD si impegna a semplificare e accelerare le procedure di asilo, assicurando al contempo una valutazione equa delle richieste. Questo è in linea con gli sforzi per migliorare l’efficienza del sistema, garantendo al tempo stesso una risposta umana alle sfide dell’immigrazione.
Inoltre, il PD promette di concentrarsi sull’integrazione delle persone immigrate già presenti in Italia. Questo include l’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alle opportunità di lavoro. L’obiettivo è creare una società inclusiva in cui tutti i residenti possano contribuire al progresso del paese. La lotta contro il traffico di esseri umani e la criminalità organizzata è un altro punto chiave nel programma del PD. Il partito si impegna a rafforzare la cooperazione internazionale per affrontare questo problema globale.
In sintesi, il Partito Democratico propone una visione dell’immigrazione basata su valori umanitari e di inclusione. Nel suo programma elettorale, cerca di bilanciare l’accoglienza con la sicurezza, puntando a costruire un’Italia più aperta, solidale e integrata, in cui le persone immigrate possano contribuire positivamente alla società.
