Il costo di benzina e diesel è ancora in aumento tanto che il prezzo medio della benzina in modalità self service ha raggiunto oramai i 2 euro al litro. Si tratta di aumenti che sommati all’inflazione pesano certamente non poco sulle tasche degli italiani. Diverse associazioni di categoria stanno chiedendo un intervento del Governo ma pare che Roma stia valutando solo alcune misure minori come una sorta di social card per le famiglie con redditi bassi.
Con Draghi, il taglio delle accise che aveva permesso di contenere il prezzo dei carburanti, era costato molto alle casse dello Stato. Tuttavia, oggi, il Governo è alle prese con la manovra finanziaria che, a quanto pare, sarà molto complessa visto che le risorse economiche sembrano essere molto limitate. Dunque, pare difficile che ci possa essere lo spazio per bonus o nuovi tagli delle accise.
Anche il M5S era intervenuto contro il governo sul caro-benzina: In una nota aveva detto: “Dopo mesi di tariffe sempre elevatissime, la benzina in Italia tocca i 2 euro al litro anche in modalità ‘self’. Un risultato davvero sensazionale per la pasdaran dell’abolizione delle accise, cioè quella Giorgia Meloni che ha vinto le elezioni anche grazie a simili promesse di Pulcinella. In Italia l’auto è diventata un bene di lusso”.
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Perché il governo non abolisce le accise sulla benzina
Ma perché non si riescono ad abolire le accise sulla benzina? Ve lo spieghiamo subito. La questione delle accise sul carburante è un argomento spesso dibattuto e polarizzante in molte nazioni. Mentre alcuni sostengono che queste tasse dovrebbero essere abolite per ridurre i costi dei carburanti, altri ritengono che ciò non sia fattibile o auspicabile. Una delle principali ragioni per cui le accise sul carburante non possono essere abolite è che rappresentano una fonte significativa di entrate fiscali per i governi. Queste tasse contribuiscono al bilancio pubblico e vengono utilizzate per finanziare servizi pubblici essenziali come l’istruzione, la sanità, le infrastrutture e molto altro. L’abolizione delle accise sul carburante comporterebbe una riduzione delle entrate statali, che dovrebbe essere compensata in altro modo, ad esempio attraverso l’innalzamento di altre tasse o tagli ai servizi pubblici.
Le accise sul carburante svolgono anche un ruolo importante nell’incoraggiare l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra. Tassando il carburante, si aumentano i costi per i consumatori e si fornisce loro un incentivo a ridurre il consumo di carburante, utilizzare veicoli più efficienti dal punto di vista energetico e cercare alternative più ecologiche, come il trasporto pubblico o l’uso della bicicletta. L’abolizione delle accise potrebbe indebolire questi incentivi e ostacolare gli sforzi per affrontare il cambiamento climatico.
La verità sulle accise
Le accise sul carburante sono spesso destinate al finanziamento e alla manutenzione delle infrastrutture stradali. La loro abolizione metterebbe a rischio la capacità di mantenere e sviluppare reti stradali di alta qualità, con possibili conseguenze negative sulla sicurezza stradale e sulla mobilità dei cittadini. Come accennato in precedenza, l’abolizione delle accise sul carburante comporterebbe una significativa riduzione delle entrate fiscali, il che potrebbe mettere a rischio l’equilibrio di bilancio dello Stato. Questo potrebbe portare a un aumento del debito pubblico o a una riduzione dei servizi pubblici, entrambi con implicazioni negative per la stabilità economica e il benessere dei cittadini.
Sebbene l’abolizione delle accise sul carburante possa sembrare una soluzione per ridurre i costi dei carburanti, esistono alternative più equilibrate. Ad esempio, i governi possono considerare la riduzione temporanea delle tasse in periodi di aumenti significativi dei prezzi dei carburanti o l’introduzione di sconti per i conducenti che utilizzano veicoli a basso consumo energetico o mezzi di trasporto ecologici. Sebbene il costo dei carburanti rappresenti una preoccupazione legittima per molti cittadini, l’abolizione delle accise sul carburante non è una soluzione realistica, date le sfide economiche, ambientali e di bilancio che comporterebbe. Invece, è importante che i governi considerino approcci equilibrati per affrontare questa questione, promuovendo l’efficienza energetica, l’uso di mezzi di trasporto sostenibili e il finanziamento di servizi pubblici essenziali attraverso un sistema fiscale responsabile.