La consegna del Tapiro d’Oro a Davide Casaleggio a Striscia la Notizia svela tensioni profonde nel M5S. Il figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle riflette sul passato, presente e futuro del Movimento, criticando apertamente il modello attuale e la rivalità tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo.
La consegna del Tapiro d’Oro
Lunedì 2 dicembre, Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto Casaleggio, co-fondatore del Movimento 5 Stelle, è stato intercettato a Ivrea da Valerio Staffelli per ricevere il Tapiro d’Oro, il celebre riconoscimento ironico di Striscia la Notizia. La motivazione? Le continue tensioni interne al Movimento, che negli ultimi mesi hanno messo in evidenza la spaccatura sempre più profonda tra Giuseppe Conte, attuale presidente del M5S, e il fondatore storico, Beppe Grillo.
Casaleggio, visibilmente riflessivo, non ha esitato a esprimere la sua amarezza:
“Penso che anche mio padre sarebbe attapirato. È spiacevole che oggi non si parli del futuro del Movimento o di programmi politici, ma solo di mandati e poltrone.”
Quando Staffelli gli ha chiesto un commento sulla difficile relazione tra Conte e Grillo, la risposta è stata lapidaria:
“Non ricordo un momento in cui siano andati d’accordo.”
Una rivalità mai sanata
Le parole di Casaleggio sottolineano ciò che molti sospettavano: la relazione tra Conte e Grillo non è mai stata veramente armoniosa. L’ex premier, considerato da molti come un leader pragmatico, è stato spesso in contrasto con la visione idealistica e provocatoria di Grillo, radicata nella democrazia diretta e nella partecipazione dal basso.
Casaleggio ha anche ironizzato sul ruolo di Conte nel sottrarre consensi al M5S a favore del Partito Democratico (Pd):
“Conte è un ottimo leader per il Pd. Alla fine, il Pd dovrà fargli una statua per tutti i voti che ha portato via al Movimento. Penso che quello sia da sempre stato il suo progetto.”
Questa frecciata evidenzia il malcontento di una parte della base e dei sostenitori storici del Movimento, che vedono in Conte una figura più adatta al sistema tradizionale di partiti piuttosto che al modello rivoluzionario proposto originariamente dal M5S.
La questione del simbolo: un nodo cruciale
Un altro tema affrontato da Casaleggio durante l’intervista riguarda la diatriba sulla proprietà del simbolo del Movimento 5 Stelle, che negli ultimi giorni ha riacceso lo scontro tra Conte e Grillo. Casaleggio ha ricordato che il simbolo appartiene formalmente all’associazione originaria fondata da suo padre e Grillo, e che il diritto di utilizzo da parte dell’attuale leadership è regolato da un contratto.
“Se il contratto sarà rescisso, il simbolo tornerà a chi di diritto,” ha dichiarato, lasciando intendere che Grillo potrebbe muoversi in tal senso. La sua dichiarazione arriva alla vigilia di un importante messaggio annunciato da Grillo per domani, alle 11:03, sul suo blog e sui social.
La critica al modello attuale e la visione del futuro
Oltre a commentare le tensioni interne, Casaleggio ha espresso critiche più ampie sul modello politico adottato dal M5S negli ultimi anni. Secondo lui, il Movimento ha perso la sua spinta innovativa, trasformandosi in una politica delle poltrone, distante dalle necessità dei cittadini.
“Il tema è chiaro: questo modello non funziona. Oggi ci sono nuovi modi per far partecipare i cittadini, che vanno oltre i movimenti digitali che abbiamo inventato alla fine degli anni 2000. L’intelligenza artificiale, ad esempio, sta creando nuove opportunità a basso costo, che possono riscrivere il futuro della politica italiana.”
Secondo Casaleggio, il calo di consensi registrato dal Movimento alle elezioni regionali, nazionali e locali è la prova che la direzione intrapresa non sta funzionando. Ha inoltre suggerito che, alla luce di questa crisi, potrebbe essere opportuno cambiare il nome e la struttura stessa del Movimento, per segnare un nuovo inizio.
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Aspettative per il messaggio di Grillo
L’intervista si è conclusa con un accenno al misterioso annuncio di Grillo, previsto per domani alle 11:03. Secondo Casaleggio, il significato di quell’orario potrebbe riferirsi a una data importante o a un messaggio simbolico, ma resta impossibile prevedere le intenzioni del fondatore del Movimento.
Grillo potrebbe contestare lo statuto del 2022 e mettere in discussione il contratto che regola il diritto di utilizzo del simbolo del M5S. Questo potrebbe aprire un nuovo capitolo nello scontro con Conte, che dal canto suo ha convocato una riunione dei gruppi parlamentari per la stessa giornata.
Il futuro del M5S tra incertezze e speranze
Le dichiarazioni di Casaleggio a Striscia la Notizia riflettono non solo le tensioni personali tra i leader del M5S, ma anche una crisi più ampia che coinvolge l’identità stessa del Movimento. Mentre Conte cerca di consolidare la sua leadership, Grillo sembra intenzionato a riportare il Movimento alle origini, ponendo al centro la partecipazione diretta e i valori fondanti.
La prossima settimana, con il messaggio di Grillo e il voto statutario previsto dal 5 all’8 dicembre, sarà cruciale per capire quale direzione prenderà il M5S e se riuscirà a superare le divisioni interne per ritrovare una visione comune.
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