Caso figlio Verdini, imbarazzo per Salvini: ecco cosa ha detto ai giornalisti – IL VIDEO

Ecco come ha reagito Matteo Salvini alle domande dei giornalisti sull'inchiesta del figlio di Denis Verdini.

Vi abbiamo raccontato dell’inchiesta della procura di Roma che ha portato agli arresti domiciliari Tommaso Verdini, figlio dell’ex parlamentare Denis. Chi ancora non risponde alle sollecitazioni delle opposizioni è Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture. Beccato da Manolo Lanaro de il Fatto Quotidiano evita di rispondere alle domande, limitandosi solo ad augurare buon anno. «Se l’opposizione chiede a un ministro di riferire in Parlamento, quel ministro non può sottrarsi. Sono vicende giudiziarie che investono direttamente un settore di sua competenza. È preferibile che le sue opinioni le esprima in aula e non al cenone di Capodanno tra i suoi cari». Questo ha dichiarato su X il capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Arturo Scotto.

Meloni: "Una brutta storia"

Salvini ieri ha già precisato di non avere nulla da riferire alle Camere. Sono fatti che risalgono agli anni precedenti al governo Meloni. Ma la sua posizione, compagno della figlia di Denis Verdini e sorella di Tommaso, sta preoccupando la maggioranza. Secondo quanto riportato da Il Foglio, Giorgia Meloni in privato la definisce una «brutta storia» e ha dato mandato ai suoi fedelissimi di leggere l’ordinanza del gip. Intanto fonti vicine al vicepremier confermano che «in agenda non ha inserito alcun intervento in Aula per un’informativa» a proposito dell’inchiesta sulle commesse Anas, come chiedono Pd e M5S.

La richiesta del M5S

“Stamane abbiamo ritenuto opportuno richiedere un’informativa urgente al ministro delle Infrastrutture Salvini. Riguardo ad Anas e al suo sistema di consulenza e di gestione degli appalti pubblici. Quanto emerge dalle cronache giudiziarie delle ultime ore è abbastanza preoccupante. Non riguarda soltanto il presidente della Inver Tommaso Verdini. Incontri tra imprenditori sarebbero avvenuti in bar e ristoranti anche con politici o esponenti di vertice del Mef. Il Parlamento sappia in quale misura i fatti coinvolgono Anas, perché una delle principali stazioni appaltanti del paese non può venire coperta da certe ombre. È fondamentale un’operazione chiarezza da parte del ministro. In particolar modo in riferimento ad un eventuale coinvolgimento di membri del governo e funzionari pubblici. Deve fugare ogni ambiguità immediatamente. Purtroppo, sul fronte del contrasto alla corruzione sui contratti pubblici, come M5S registriamo un allarmante vulnus in tema di misure di controllo, vigilanza e prevenzione. Dal ministro competente ci aspettiamo la massima trasparenza, a tutela in primis proprio del governo e delle nostre istituzioni” ha detto De Raho del M5S alla Camera.

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