L’Aula della Camera Vuota: Un Silenzio Assordante
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, torna a colpire il governo Meloni con un nuovo affondo sulla questione Daniela Santanchè. Durante la discussione della mozione di sfiducia presentata dal M5S contro la ministra del Turismo, la scena in Aula è stata eloquente: i banchi della maggioranza erano completamente vuoti. Nessun esponente del centrodestra ha preso la parola per difenderla, segno – secondo Conte – che persino i suoi stessi alleati provano imbarazzo.
“Oggi alla Camera dei deputati si è discussa la nostra mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè. Vedete i banchi della maggioranza completamente vuoti, non si sono presentati, nessuno che è intervenuto a difendere la loro ministra. Anche loro si vergognano”, ha dichiarato Conte in un video pubblicato sui social, mostrando le immagini dell’Aula semivuota.
L’assenza della maggioranza in un momento tanto delicato è, per l’ex premier, la dimostrazione plastica di un governo diviso e incapace di affrontare la questione. Se ne distaccano in pubblico, ma nei fatti continuano a sostenerla, pur sapendo – afferma Conte – che la ministra non è difendibile.
Le Accuse a Santanchè e il Video della Polemica
Al centro della bufera ci sono le gravi accuse mosse a Santanchè, sotto inchiesta per presunte irregolarità nella gestione dei fondi Covid da parte della sua azienda, Visibilia. Tra le ipotesi di reato, si parla di truffa ai danni dello Stato e bancarotta fraudolenta.
Per rafforzare la sua critica, Conte ha riproposto un video della stessa Santanchè durante una trasmissione televisiva, in cui attaccava duramente un imprenditore in difficoltà e un percettore del Reddito di Cittadinanza. “Vi ricordate come Daniela Santanchè era tracotante e aggressiva nei confronti di un imprenditore che era in difficoltà economica?”, ha detto Conte prima di mostrare il filmato.
“Ecco, cara Santanchè, noi insieme al 71% degli italiani riteniamo che tu sei un pessimo esempio per tutta l’Italia in questo momento, un grave disonore. Sei accusata di gravi reati e addirittura di una truffa sull’utilizzo dei fondi Covid, una truffa ai danni dello Stato”, ha proseguito l’ex premier, sottolineando come la permanenza della ministra nel governo sia ormai insostenibile.
Conte: “Il Governo è Ostaggio di una Ministra Indifendibile”
Ma per Conte il vero problema non è solo Santanchè, bensì il governo Meloni che continua a sostenerla nonostante le accuse. L’ex premier si chiede come sia possibile che l’esecutivo non riesca a prendere una decisione netta su una ministra coinvolta in un’indagine così grave.
“Le dimissioni sono assolutamente necessarie, ma spiegateci com’è possibile che il governo sia ricattato da una singola ministra in queste condizioni”, ha attaccato Conte. “Devi andare a casa, dobbiamo tutelare il decoro, la dignità delle istituzioni italiane”.
L’ex premier lascia intendere che la permanenza di Santanchè nel governo sia frutto di fragili equilibri di potere all’interno della maggioranza. Il centrodestra, secondo Conte, non può permettersi di farla dimettere perché ciò scatenerebbe una crisi politica che Meloni preferisce evitare.
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Un Governo in Difficoltà tra Scandali e Consensi in Calo
Il caso Santanchè si inserisce in un quadro più ampio di difficoltà per il governo Meloni. Dopo le polemiche sul piano per i migranti in Albania e le tensioni interne alla maggioranza su diversi dossier, questa vicenda rischia di erodere ulteriormente la credibilità dell’esecutivo.
Secondo i sondaggi, la percezione pubblica della vicenda è chiara: il 71% degli italiani, come sottolineato da Conte, ritiene che la ministra debba dimettersi. Eppure, il governo resta fermo, temendo ripercussioni politiche più ampie.
Il Movimento 5 Stelle, con Conte in prima linea, punta a mantenere alta la pressione su questo caso, utilizzandolo come simbolo di un governo che predica trasparenza e legalità ma che, nei fatti, difende figure coinvolte in scandali giudiziari.
La domanda ora è: quanto ancora Meloni potrà permettersi di proteggere Santanchè? E a che prezzo per la sua stessa leadership? La vicenda resta aperta, e la tensione politica continua a salire.
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