Ci sono nuove rivelazioni che riguardano il caso Santanchè, in cui sarebbe invischiato anche il presidente del Senato La Russa, in un certo senso. Secondo il Fatto Quotidiano, infatti, ci sarebbe un consiglio, che la ministra del Turismo avrebbe seguito, dato dal presidente del Senato Ignazio La Russa sulla vicenda di Visibilia. Il 5 novembre 2022 – riporta il Fatto – tre giorni dopo la notizia dell’indagine della Procura di Milano, il numero uno di Palazzo Madama consigliò alla ministra Daniela Santanchè di evitare l’accusa di bancarotta della sua società Visibilia per provare a garantirsi la permanenza nel governo Meloni. A riferirlo due fonti che sono a conoscenza del contenuto del colloquio e che chiedono l’anonimato.
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L’incontro sarebbe avvenuto in una riunione nello studio legale La Russa a Milano. Sul tavolo non sono le grane giuridiche ma anche il tema politico. Con un’imputazione per bancarotta e un alto ammontare di debiti con l’erario, difficilmente Santanchè avrebbe potuto reggere a lungo al capo del dicastero del Turismo. Pertanto la parlamentare Fdi avrebbe dovuto iniziare una riconciliazione con il fisco per evitare l’accusa di bancarotta, a costo di sopportare l’accusa di falso in bilancio. Un consiglio, riporta il Fatto, che sarebbe stato seguito dalla ministra. A fine novembre – spiega la testata – ha immesso nelle sue quattro società 4,5 milioni di liquidità facendo partire un piano di salvataggio e in attesa della pronuncia del Tribunale fallimentare di Milano avrebbe vincolato vincolato la villa da 6 milioni in centro a Milano, i guadagni dal Twiga e il proprio stipendio da senatrice.
Caso Santanchè, contestato il viceministro della giustizia: ecco perché
Tra l’altro sul caso delle dimissioni della Santanchè, oggi, c’è stata anche una dura contestazione che ha visto protagonista un altro esponente del governo Meloni, il viceministro della giustizia Sisto. Sentite cosa ha detto: “Non c’è l’intervento di alcun giudice, non c’è una sentenza definitiva. In questo caso il soggetto è indagato, è chiaro che le dimissioni sono sempre una scelta personale”. Dopo queste parole il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che a Polignano a Mare, al festival Il libro possibile, stava difendendo Daniela Santanchè, è stato contestato da un signore, che si è alzato dalla platea e gli ha recitato l’articolo 54 della Costituzione, cioè quello che dice che chi ricopre funzioni pubbliche deve servire lo Stato con disciplina e onore. L’uomo è stato applaudito da parte del pubblico. La contestazione arriva dopo quella alla ministra Eugenia Roccella sul caso La Russa.