Scanzi ha parlato del caso Sgarbi durante una diretta sui suoi profili social. Ecco cosa ha detto.
“Io ve l’avevo detto ieri che erano arrivate delle belle notizie” spiega Scanzi in uno dei suoi ultimi video. “Ma voi parlate di Giambruno, di calcio e di argomenti futili”. Poi Scanzi ricorda il caso Sgarbi, cioè il fatto che il sottosegretario ai beni culturali abbia intascato dei rimborsi sospetti ed extra vari nonostante la sua posizione nel governo Meloni. “Seguendo il Fatto Quotidiano, abbiamo scoperto che lo stesso Sgarbi non potrebbe prendere altri soldi e nemmeno fare altre attività, né gratis né tantomeno pagate” spiega Scanzi nel filmato che vi facciamo vedere in fondo alla pagina.
Cosa ha combinato il sottosegretario
Ricordiamo che il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, è al centro di un’inchiesta della Procura di Roma per presunta evasione fiscale risalente all’ottobre 2020. L’accusa sostiene che Sgarbi non abbia onorato i propri debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per un totale di circa 715.000 euro. Inoltre, emerge che nel 2023 Sgarbi avrebbe effettuato consulenze nel settore artistico, guadagnando complessivamente circa 300.000 euro attraverso due società, gestite rispettivamente dal suo portavoce, Nino Ippolito, e dalla sua compagna, Sabrina Colle.
Tuttavia, la sua posizione come sottosegretario alla Cultura potrebbe essere in pericolo, poiché la legge proibisce l’esercizio di qualsiasi altra attività lavorativa, pubblica o privata, o consulenze correlate alla carica di governo. Questa situazione ha suscitato le critiche del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha definito l’attività retribuita di Sgarbi come “illegale” e ha informato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) nonché la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Le tensioni all’interno del governo si fanno sempre più evidenti, con voci che suggeriscono la possibile revoca delle deleghe al sottosegretario da parte della presidente del Consiglio Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha già presentato una mozione di revoca del sottosegretario alla Cultura alla Camera dei Deputati. Tuttavia, Sgarbi sembra determinato a non dimettersi volontariamente.
