Un nuovo sviluppo nell’inchiesta che sta scuotendo la Liguria: questa mattina la Guardia di Finanza ha notificato una nuova ordinanza di misura cautelare nei confronti del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. L’accusa è di finanziamento illecito ai partiti, un’accusa che coinvolge anche Esselunga e l’editore di Primocanale.
Il contesto è quello degli spot elettorali che sono stati trasmessi sul maxischermo di “Terrazza Colombo”, sopra gli studi televisivi di Primocanale. Questo filone d’indagine chiama in causa anche il colosso della grande distribuzione, Esselunga.
Le accuse
Giovanni Toti, già agli arresti domiciliari per corruzione dallo scorso 7 maggio nell’ambito dell’inchiesta su Tangentopoli ligure, si trova ora nuovamente al centro delle indagini. La nuova misura cautelare, sempre gli arresti domiciliari, è legata a sospetti di finanziamento illecito ai partiti. Insieme a lui, tornano sul registro degli indagati l’ex dirigente di Esselunga Francesco Moncada, l’editore di Primocanale Maurizio Rossi e l’ex capo di gabinetto Matteo Cozzani.
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Gli sviluppi recenti
Già lo scorso 9 luglio, un’altra inchiesta aveva rivelato che grazie agli spot extra trasmessi, Primocanale aveva ottenuto un nuovo contratto da 50mila euro con Esselunga. Questo elemento ha ulteriormente aggravato la posizione degli indagati, rafforzando le accuse nei loro confronti.
Il caso, che continua ad allargarsi, getta un’ombra pesante sulle istituzioni locali e sul mondo degli affari in Liguria. Gli sviluppi delle indagini potrebbero portare a ulteriori rivelazioni e conseguenze per i protagonisti coinvolti.
LA RICHIESTA DI DIMISSIONI DEI CITTADINI: