La Lega ha dato 480mila euro di soldi pubblici alla società di una barista? Ecco il video di Report

Torniamo a parlare di Lega e in particolare dell’inchiesta di Report sui commercialisti del partito di Matteo Salvini, ovvero di come la Lega ha dato 480mila euro di soldi pubblici alla società di una barista. Continua a leggere per sapere cosa è successo.

Per capire cosa è accaduto dobbiamo tornare per un attimo al 10 giugno 2019, quando il programma Report trasmise un’inchiesta in cui ricostruiva alcuni movimenti sospetti di denaro della Lega. Secondo il programma condotto da Sigfrido Ranucci, la Lega avrebbe versato 480mila euro di fondi pubblici alla cognata di Alberto Di Rubba, direttore amministrativo del gruppo parlamentare alla Camera. Il motivo? La comunicazione social del gruppo parlamentare.

Peccato che la cognata di Di Rubba sia una barista. Secondo Report, la donna sarebbe a capo di una società che a 8 giorni dalla sua nascita ricevette un bonifico sostanzioso dal gruppo parlamentare al Senato della Lega. La donna però si è sempre rifiutata di spiegare il suo ruolo e i movimenti di denaro di cui si parla nell’inchiesta.

Il giorno dopo la messa in onda della puntata, tra l’altro, il deputato del Carroccio, Giulio Centemero, aveva annunciato querela al programma. Ranucci aveva risposto che «Trasparenza è fare chiarezza su alcuni passaggi di denaro e alle nostre domande Centemero non vuole rispondere».

Insomma, il mistero rimane senza risposta: «Ci sono fatture che documentano che con quei soldi è stata svolta un’attività istituzionale per il gruppo e non propaganda politica che sarebbe vietato? E perché è stata utilizzata una società di comodo appositamente aperta otto giorni prima da una barista?» si chiede Report.

Il contratto con la donna stato poi interrotto dopo qualche mese, ma secondo una fonte anonima che ha parlato con Report parte dei soldi già versati sarebbero tornati alla Lega. Ecco il video di quella puntata:

Condividi sui tuoi social:

Articoli popolari

Articoli più letti

Voce dei Cittadini