Oggi in Senato si è svolta una commemorazione in memoria di Silvio Berlusconi. La notizia del giorno è che i Cinque Stelle hanno deciso coerentemente di non prendere la parola per ricordare l’ex premier scomparso, benché fossero presenti sui loro banchi dell’opposizione. Tanti gli interventi che faranno discutere. Da quello della Ronzulli che non trattiene le lacrime alle parole al miele di Renzi, applaudito da Forza Italia. Vediamo cosa hanno detto i principali esponenti dei partiti.
“Oggi qui in Senato merita di essere ricordato, però, non solo come l’uomo che monsignor Delpini ha colto nella sua essenza, ma come l’uomo di Stato che gli italiani hanno conosciuto, scelto e amato. Si pensa spesso che essere uomini di Stato abbia a che vedere con il prestigio dell’incarico che si ricopre, ma essere uomini di Stato significa innanzitutto essere uomini, essere persone al servizio dello Stato. Silvio Berlusconi è stato un uomo di Stato, perché sapeva percepire il polso della vita pubblica, sentirne il battito anche sotto i marmi, gli stucchi, le liturgie e i fasti” ha detto la capogruppo FI al Senato, Licia Ronzulli. “Uomo di Stato, persona dello Stato è chi non dimentica mai chi sia lo Stato, cioè i suoi cittadini, con la loro esistenza semplice e dignitosa, con le loro ansie, le attese, gli affanni, le gioie. Essere uomini di Stato significa sentire profondamente la voce, la fiducia, il respiro della democrazia. Questo sentimento è quello degli uomini di Stato, delle persone che si sentono parte e non solo di parte e che non mettono un diaframma, una distanza tra loro e gli altri, non si proteggono dagli italiani, non ne temono le speranze, non ne evitano il contatto, non ne dimenticano le richieste”, ha aggiunto. “Non sono gli incontri con i grandi della Terra o i vertici internazionali a farne uomini di Stato; sono la fiducia e il mandato che i cittadini conferiscono loro. Non è il senso di sé a fare un uomo di Stato, ma il sentimento del “noi”, di una forza e di una speranza che ci accomuna; non e’ la sospensione del giudizio a fare un uomo di Stato, ma la passione civile, non la cautela ma il discernimento, non l’ipocrisia ma il parlare chiaro”. E poi ha concluso con “Buon vento presidente, buon vento dottore” non riuscendo a trattenere le lacrime.
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E poi Salvini, che ha iniziato il suo intervento con: “Mi spiace che non tutti prendano le parola in quest’aula ma è il bello della democrazia. Anche io come Licia (Ronzulli, ndr) leggo, perché non si va a braccio quando si parla di questioni personali”. E ancora, Berlusconi “È stato un rivoluzionario capace di coinvolgere diverse generazioni, ha inventato il centrodestra, ha inventato il bipolarismo”, ha aggiunto Salvini. “È nostro dovere portare avanti la sua straordinaria eredità di valori. Berlusconi ai suoi tempi seppe in politica esteri, unico e ultimo, ad applicare la giusta flessibilità. Storica la foto con Putin e Bush. Berlusconi voleva la pace e nostro dovere come Governo è perseguire la linea che porta alla pace. Io lo immagino anche quel maledetto 12 giugno con il fascicolo in mano, amava la vita”. E ha concluso con: “Ciao Silvio onore a te, grande italiano, amico mio”.
Non sono mancati gli interventi che hanno destato polemiche. Uno di questi è stato quello della senatrice del Gruppo per le Autonomie Unterberger: “Non si può tacere come Berlusconi abbia fortemente danneggiato l’immagine della donna italiana”. La sua frase ha suscitato le proteste della maggioranza che le ha riservato qualche contestazione anche quando ha ricordato che “alla nostra autonomia di Bolzano non ha tolto ma non ha mai nemmeno dato niente”. “Io non l’ho mai conosciuto personalmente”, ha ammesso Unterberger. “E si vede”, la replica che si è levata dai parlamentari azzurri. Pace fatta quando Unterberger ha aggiunto che “se c’è una cosa che ho apprezzato è stato il suo amore per gli animali”.
L'intervento di Renzi su Berlusconi
Molto apprezzato da Forza Italia l’intervento di Renzi: “La sinistra deve riconoscere in Berlusconi un unicum: qualcuno ha detto che i tg hanno parlato troppo di lui in questi giorni, la verità è che la sinistra ha parlato troppo di lui in questi anni. Un erede di Silvio Berlusconi non esiste“, ha ripetuto l’ex premier. “Io da lui ho capito che il più grande lusso della vita sono i rapporti umani. Io quello mi porto dietro di Silvio Berlusconi”, ha concluso, tra gli applausi e i ‘bravo’ dei parlamentari di FI.
E poi Monti, che se n’è uscito con un “mi ha cambiato la vita” per “avermi avviato sulla strada dell’Europa, serberò per il presidente Berlusconi una viva riconoscenza”, ha detto Monti. Casini invece ha detto che “Silvio Berlusconi è stato un “grande alibi della politica italiana, per la sua coalizione” ma anche un alibi per gli oppositori “che hanno evitato scelte più coraggiose poggiandosi sul sacro Graal del berlusconismo. Per questo oggi siamo più soli”.