Conte a DiMartedì: “Meloni? Si sgonfierà come un soufflè” [VIDEO]

Il presidente del M5S Giuseppe Conte è stato ospite in studio da Giovanni Floris a DiMartedì. Ecco cosa ha detto.

Il presidente del M5S Giuseppe Conte è stato ospite in studio da Giovanni Floris a DiMartedì. Ecco cosa ha detto. “Hanno gettato la maschera. Il tema vero è che vogliono ridimensionare i poteri del presidente della Repubblica e rafforzare sempre di più quelli del presidente del Consiglio tramite l’investitura popolare. Io ho fatto il presidente del Consiglio e non ho mai pensato di avere pochi poteri, anzi, tantissime sono le responsabilità. Basta evitare le crisi al buio con la sfiducia costruttiva. Ma loro vogliono sminuire la figura del presidente della Repubblica, e non glielo permetteremo” ha detto.

L'affondo di Conte a Meloni

Con il Partito democratico “mi piacerebbe affrontare il problema della questione morale, che ci sta particolarmente a cuore”. Poi “abbiamo lavorato molto bene sul salario minimo” e “possiamo lavorare sulla transizione ecologica” così come sulla politica estera. Se c’è un nome che potrebbe metterci d’accordo? “Penso che saranno i rispettivi segretari o leader di Pd e M5S e, se verranno fuori, altri interlocutori affidabili, perché con gli affaristi non facciamo sconti”.

Giorgia Meloni “riesce a galvanizzare un suo elettorato e probabilmente oggi chi l’ha votata, perché si è lasciato convincere dal fatto che fosse coerente, non vuole ammettere a se stesso che rimane deluso. Ma progressivamente tutta questa capacità comunicativa, questa vis comunicativa si sgonfierà come un soufflé e noi ne pagheremo le conseguenze” ha detto Conte.

“Io ho sollevato la questione morale. Se tu difendi e fai intervenire la solidarietà di partito e di coalizione per difendere Delmastro, Santanchè, Sgarbi… Sei indifferente alla questione di Gasparri. Se tu, presidente del Consiglio, non chiedi scusa di fronte a un ministro che fa fermare il treno, schiaffeggiando i pendolari che ogni giorno si arrabattano. Adesso c’è Crosetto che ci chiarirà perché ha un contratto di affitto con un imprenditore che opera nel settore della cybersecurity collegata alla Difesa. Quindi c’è un problema oggettivo. Se tu, presidente del Consiglio, intervieni a proteggere tutto questo, cosa succede? C’è un degrado delle istituzioni e una perdita verticale di credibilità”.

Il siparietto con Bersani

“Il nostro obiettivo di costruire una alternativa di Governo ci impegna tutti i giorni e un seme è già depositato con la proposta sul salario minimo. Dobbiamo continuar su temi specifici, obiettivi condivisi. Siccome siamo due forze e il M5S ha una vocazione nel dna e delle caratteristiche, non può recitare la parte del cespuglio”. Il MoVimento, aggiunge Conte, “vuole rispetto della sua dignità e riconoscimento della reciproca autonomia. Abbiamo tempo per costruire con obiettivi condivisi, l’importante è che il Pd al proprio interno si raccolga e ci consenta il dialogo su obiettivi. Questo vale anche per noi, Siamo una forza matura come immagino sia maturo anche il Pd. E come non faremo i cespugli non accetteremo di essere federati da nessuno”.

“Non bastano i temi ci vuole un gesto politico – gli risponde Bersani – dovrò dire come Vittorio Emanuele II ‘siete insensibili al grido di dolore che si leva da tante parti di Italia’, verso di voi, e non solo voi, anche tante parti del Pd. Se questa destra si radica può corrodere qualcosa di fondo nel Paese. E se siamo convinti di questo, dobbiamo reagire con più nettezza, con le identità e con le pari condizioni”. Meloni “ha bisogno di provare a dividerci, per reagire dobbiamo aprire il cantiere dell’alternativa. Troveremo un compromesso. Se lasciamo inespressa l’idea che si voglia fare questa alternativa diamo un vantaggio a Meloni”.

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