Conte attacca Meloni: “Si fanno i selfie a cena mentre…” Ecco cosa ha scritto

In queste ore è venuta fuori una foto di Giorgia Meloni a cena con tantissimi esponenti di Fratelli d’Italia. Ecco il commento del presidente del M5S Giuseppe Conte: “Giorgia Meloni ha riunito ieri Fratelli d’Italia in un clima di grande euforia. Ha poi pubblicato questo selfie con sorrisi e abbracci. Dopo quasi un anno al Governo -0.4% di Pil, sbarchi di migranti raddoppiati, -73mila occupati, nessuna misura per frenare il carospesa e le rate dei mutui che aumentano del 75%, tagli agli aiuti contro il carocarburante. Ma qual è il motivo di tanta allegria? Loro ridono, l’Italia piange” si legge nel post di Conte.

Come riportato oggi da Il Fatto Quotidiano, tante portate, un selfie a fine cena ma nessun discorso conclusivo: Giorgia Meloni sapeva benissimo che, qualunque cosa avesse detto davanti ai circa cento tra parlamentari e ministri presenti, un minuto dopo sarebbe finito su siti e agenzie. E ogni parola sarebbe stata pesata e interpretata con cura. Così la premier martedì sera ha preferito restare in silenzio durante la cena per serrare i ranghi in Fratelli d’Italia e affidare il suo incoraggiamento agli eletti con una foto su Instagram pubblicata a serata finita. Un selfie con una didascalia chiara: “Pronti per una nuova stagione di lavoro, per far tornare grande l’Italia”.

Per una sera, insomma, Meloni è tornata alle origini, a Colle Oppio. Ma non alla grotta da 70 metri quadri dove sono cresciuti i Fratelli d’Italia romani: da premier la location scelta è stata il centro eventi Brancaccio, palazzo “luxury” nel centro di Roma, a pochi passi dal Colosseo. Qui Meloni martedì sera ha riunito parlamentari e ministri di Fratelli d’Italia alla ripresa dei lavori parlamentari. Obiettivo: compattarsi alla vigilia della sessione di Bilancio e di una campagna elettorale che porterà alle Europee di giugno 2024. Oggi alle 18.30 invece Meloni riceverà a Palazzo Chigi leader e capigruppo di partito in vista della manovra.

Presenti alla cena i parlamentari meloniani (qualcuno è arrivato addirittura in monopattino) e diversi ministri, tra cui Raffaele Fitto, Gennaro Sangiuliano, Daniela Santanchè, Eugenia Roccella, Andrea Abodi e Maria Elvira Calderone, oltre al presidente del Senato Ignazio La Russa (arrivato a cena quasi conclusa). A inizio serata la premier si è intrattenuta con gli eletti in giardino prima di sedersi: il tempo per qualche saluto informale con i singoli parlamentari e una sigaretta. Poi i presenti si sono attovagliati: accanto alla premier si sono seduti i ministri e il fedelissimo sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Non c’era invece Arianna Meloni, sorella della premier e neo responsabile del tesseramento e segreteria politica di Fratelli d’Italia: “Era una cena per gli eletti”, spiegano dal partito giustificando l’assenza della sorella della premier. Assente anche il ministro dell’Agricoltura e compagno di Arianna, Francesco Lollobrigida, impegnato in Spagna per un vertice europeo.

La cena è durata circa tre ore. Menù alla romana – ognuno ha pagato 40 euro – con più portate: calamarata di Gragnano con pomodoro Pachino, burrata e pistacchio, guancia di manzo, fassona piemontese brasata con verdure di stagione, insalata di cavolo viola e per finire tiramisù. Alla fine della cena era atteso un discorso di Meloni che però ha preferito rinunciare per evitare fughe di notizie. Così la premier ha deciso di scattare un selfie nel giardino del centro eventi e si è lasciata andare a un po’ di nostalgia delle vecchie battaglie parlamentari da leader dell’opposizione: “Mi mancate, continuate a portare avanti il lavoro fatto finora. Poi parleremo all’assemblea Nazionale”. La premier si riferisce all’evento convocato per il 12 settembre che dovrà avviare la stagione dei congressi locali e aprire la campagna delle europee proprio con la relazione iniziale di Meloni.

Intorno alle 23.30, poi, Meloni, parlamentari e ministri hanno lasciato il palazzo per tornare a casa. La premier è uscita dal retro per non incontrare i cronisti mentre eletti e ministri sono tornati o con mezzi privati – Fazzolari con la propria auto – oppure con taxi e monopattino a noleggio. “Siamo tutti sobrissimi”, hanno scherzato diversi parlamentari meloniani all’uscita.

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