Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso forti critiche non solo alla manovra economica del governo Meloni, ma anche agli attacchi rivolti a figure di rilievo nella lotta alla mafia come Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Raho. Questi due esponenti, considerati “campioni dell’antimafia” per le loro lunghe e specchiate carriere nella lotta contro la criminalità organizzata, sono stati oggetto di un emendamento che, secondo Conte, mira a escluderli dalla Commissione parlamentare antimafia. Conte ha denunciato quella che ha definito una “dittatura della maggioranza”, accusando il governo di voler colpire due figure di opposizione che rappresentano un simbolo di integrità e impegno contro la mafia.
Per Conte, l’attacco contro Scarpinato e De Raho non solo ribalta l’ordine delle cose razionali, ma crea un pericoloso precedente. Ha avvertito che, se la maggioranza dovesse utilizzare la sua forza numerica per far passare una norma del genere, si rischierebbe di inquinare in modo definitivo il dibattito politico e democratico in Italia. Il leader del M5S ha promesso battaglia affinché questa “norma oscena” non venga mai approvata.
Questa doppia denuncia, contro la manovra economica e contro l’esclusione di esponenti chiave dalla Commissione antimafia, evidenzia la posizione critica e di forte opposizione di Conte nei confronti del governo Meloni.
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Da un lato, accusa l’esecutivo di adottare politiche economiche che gravano sui cittadini senza attaccare i veri centri di potere economico, come le banche; dall’altro, denuncia quella che vede come una deriva autoritaria che mira a silenziare voci critiche all’interno delle istituzioni, soprattutto su temi delicati come la lotta alla criminalità organizzata.
Conte ha inoltre sottolineato che la lotta per mantenere Scarpinato e De Raho all’interno della Commissione antimafia è cruciale non solo per il Movimento 5 Stelle, ma per tutti coloro che credono nella necessità di preservare la trasparenza e l’imparzialità nelle istituzioni italiane.
il video:
