Conte non ci sta. Ecco come ha smascherato il Governo

Il Leader del Movimento 5 stelle usa parole dure in un’intervista al quotidiano La Repubblica “Un governo che si presenta a Bruxelles strizzando l’occhio ad evasori e corrotti proponendo un “liberi tutti” sul tetto del contante non depone a favore della nostra reputazione. L’Italia oggi riscopre la questione morale che però non può ridursi a una discussione da tirare fuori all’occorrenza. Già un anno prima dell’intervista con Eugenio Scalfari lo stesso Berlinguer ricordava che la questione morale era diventata “questione politica” perché decisiva per “la ripresa di fiducia nelle Istituzioni”. “Il Qatargate ci impone di non nascondere la testa sotto la sabbia”. “Onestà” è stata sempre la premessa etica alla base di ogni nostra azione politica. In soli due anni e mezzo di governo abbiamo costruito degli anticorpi legislativi contro il virus della corruzione che l’Italia non aveva mai avuto, Ora la maggioranza Meloni sta abbassando le difese delle nostre istituzioni colpendo la legge Spazza corrotti. Di fronte allo scandalo del Qatar lancio un appello a tutti i leader di partito: lavoriamo subito per approvare una legge sul conflitto di interessi e per regolamentare le lobby. Non possiamo permettere che i nostri parlamentari possano prendere soldi da Stati stranieri”, conclude il presidente del Movimento 5 Stelle.

A sostenere le parole del Leader 5 stelle è anche Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 stelle scrive in una nota: “Per tutelare la nostra democrazia tutti i partiti devono affrontare la questione morale e interrogarsi su come prevenire casi di corruzione e interferenze straniere. Il recente caso Qatargate non è purtroppo isolato, ricordiamo infatti i finanziamenti russi all’estrema destra austriaca e le conseguenti dimissioni di Strache, ma anche i pagamenti dell’Arabia Saudita a svariati politici europei. È arrivato il momento di raccogliere l’appello del Presidente Giuseppe Conte e di approvare quanto prima una seria legge sul conflitto d’interessi e per regolamentare l’invasione delle lobby nell’attività pubblica. Consideriamo questa non come una battaglia di parte, ma come un obiettivo di tutta la classe politica”. Continua: “Nonostante gli sforzi fatti in passato, anche a livello europeo mancano normative vincolanti per regolamentare e sanzionare i cambi di casacca che influenzano il processo decisionale. Già in tempi non sospetti, prima degli arresti legati al caso Qatargate, il Movimento 5 Stelle aveva organizzato un convegno a Bruxelles sul tema e proposto l’istituzione di un Comitato etico europeo per valutare in modo indipendente e imparziale i conflitti di interesse. Bisogna fare di più, bisogna fare meglio per difendere la nostra democrazia”.

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