Corruzione: l’europarlamentare Fidanza e il deputato di Fratelli d’Italia Calovini patteggiano un anno e 4 mesi

Il gip di Milano ha ratificato il patteggiamento a un anno e 4 mesi per l’europarlamentare Carlo Fidanza e il deputato Giangiacomo Calovini, indagati entrambi per corruzione.

Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Stefania Donadeo, ha confermato l’accordo di patteggiamento a un anno e quattro mesi di reclusione per l’europarlamentare Carlo Fidanza, esponente di Fratelli d’Italia. Insieme a Fidanza, anche il deputato dello stesso partito, Giangiacomo Calovini, era stato indagato per reati di corruzione. Entrambi, tuttavia, sono stati condannati a pena sospesa e senza l’interdizione dai pubblici uffici.

La decisione del giudice

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L’indagine condotta dalla procura milanese aveva rivelato una vicenda intricata. In particolare, aveva scoperto che le dimissioni del consigliere comunale di Brescia, Giovanni Acri, erano state presentate al fine di creare uno spazio per l’ingresso di Giangiacomo Carlovini, un individuo ritenuto affiliato alla corrente politica di Carlo Fidanza. In cambio di questa “disponibilità”, Acri avrebbe ottenuto l’assunzione del proprio figlio nello staff dell’eurodeputato Fidanza.

L’indagine

È importante notare che questa inchiesta rappresenta un filone autonomo rispetto a un’indagine più ampia aperta lo scorso autunno. Questa inchiesta era scaturita da un’indagine giornalistica condotta da Fanpage, che aveva sollevato sospetti su presunti fondi neri utilizzati per finanziare la campagna elettorale di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni amministrative milanesi.

Il patteggiamento, in questo caso, ha implicato che Carlo Fidanza e Giangiacomo Calovini abbiano accettato la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione. Non dovranno effettivamente scontare la pena in carcere.

Il patteggiamento

Tuttavia, nonostante la pena sospesa, i condannati devono comunque affrontare le conseguenze giuridiche della loro condanna. Queste conseguenze possono includere l’incapacità di ricoprire incarichi pubblici e politici per un periodo determinato. Inoltre, l’accordo di patteggiamento rappresenta un riconoscimento formale della colpevolezza degli imputati rispetto agli addebiti contestati.

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