“Cosa dice? È da stro..i!” Il giornalista Pedullà distrugge Santanchè, ecco cosa diceva ad agosto 2022 – IL VIDEO

Daniela Santanchè si tiene stretto lo stipendio. Lo scontro a Zona Bianca col direttore de La Notizia, Gaetano Pedullà, che le chiede di abbassare le maxi indennità dei parlamentari. Il video è tratto dalla puntata andata in onda il 28 agosto 2022.

“20.000 € al mese di stipendio per i parlamentari! Se ci tieni così tanto a fare il parlamentare prendine 10.000 al mese tagliando 10.000 € di stipendio al mese, anziché levare un piatto di pasta a chi non ha niente. Togliere 10mila euro sarà anche qualunquista, ma togliere un piatto di pasta ai poveri è da str…!” spiega Pedullà. Lei afferma che “Ti dirò di più, mi potrei permettere il lusso di fare politica per passione senza prendere un euro, non so se questa è la maniera giusta, perché si consentirebbe soltanto un’Elite Politica, significherebbe dire che la politica la fanno solo i ricchi e questo è un problema. Io sono onorata di servire il mio paese” diceva Santanché.

In queste ore non si fa che parlare del caso Santanchè e anche oggi ci sono nuove rivelazioni da parte del quotidiano Domani. Nella vicenda della villa comprata e venduta in un’ora da Dimitri Kunz, compagno di Daniela Santanché, e dalla moglie di Ignazio La Russa, Laura De Cicco, c’è un’altra circostanza curiosa. Quando il 12 gennaio scorso i due hanno versato al sociologo Francesco Alberoni i 2,45 milioni di euro pattuiti avevano già ricevuto il denaro dall’acquirente. E, in questa ottica, secondo il quotidiano, la villa a Forte dei Marmi è stata comprata «quasi senza soldi». Ovvero senza quasi sborsarne (a parte i primi 350 mila euro), visto che hanno potuto attingere alla somma già versata da Francesco Rapisarda. Sul rogito attualmente indaga la Guardia di Finanza dopo una segnalazione dell’Antiriciclaggio di Bankitalia. Mentre Kunz ieri ha minacciato querele. Facendo sapere che alla fine il guadagno è stato inferiore a quello stimato.

Le ultime rivelazioni su Santanchè

I due hanno infatti guadagnato un milione di euro in 58 minuti: questo è il tempo passato tra le due stipule in due diversi studi di notai milanesi. Il prezzo di 2,45 milioni, secondo il compagno di Santanchè, «è esattamente quello richiesto dallo stesso professore per l’immobile che era frutto di una eredità non chiusa con sette coeredi, legatari e asseriti creditori. Al professore, sono stati versati molti mesi prima (e non 58 minuti) durante il preliminare di vendita, una parte del prezzo richiesto e accettato. Ho chiesto a Laura De Cicco di condividere con me il rischio esistente in questa operazione immobiliare. Ripeto che il prezzo era quello richiesto e contenuto in una perizia disposta autonomamente dal professore».

Le carte confermano: il prezzo di 2,45 milioni di euro pagato da Kunz e De Cicco arriva da due bonifici effettuati il 10 gennaio da Rapisarda. Che ne aveva fatto un altro a ottobre. Ovvero al momento della firma del preliminare d’acquisto. Kunz ha anche detto di aver chiesto a De Cicco di condividere con lui il rischio dell’investimento. Ovvero un primo versamento di 350 mila euro. Tre mesi dopo averli anticipati avevano recuperato tutto grazie al versamento di Rapisarda.

L’ufficio informazioni finanziarie della Banca d’Italia aveva trasmesso alla Guardia di Finanza la Sos, la segnalazione di operazione sospetta, che è ora tra le carte dell’indagine per bancarotta e falso in bilancio sul gruppo editoriale Visibilia, in cui Santanché, il suo compagno e altre persone risultano indagate. L’ultimo acquirente, Rapisarda, intervistato dal quotidiano avrebbe detto di aver insistito lui stesso con Kunz per l’acquisto di quella villa oltre a non sapere nulla all’epoca della vicenda di Visibilia.

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