Scherzo telefonico a Giorgia Meloni, la risposta di Marco Travaglio alla giornalista Bolloli spiazza lo studio di Otto e mezzo.
Lo scherzo telefonico effettuato dai comici russi Vovan e Lexus a Giorgia Meloni ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico italiano. Durante la conversazione telefonica, i comici russi hanno finto di essere il Presidente della Commissione dell’Unione Africana. Hanno discusso con la leader di Fratelli d’Italia su vari temi, tra cui l’immigrazione e il conflitto in Ucraina. Vediamo come ha reagito Travaglio alla notizia.
"Non me ne può fregare di meno"
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Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha commentato l’episodio a Otto e Mezzo su La7. Ha iniziato con un tocco di umorismo, paragonando la situazione a scene da commedia italiana. Ma ha sottolineato anche aspetti seri e preoccupanti dell’incidente. Ha notato che la sicurezza a Palazzo Chigi sembra essere vulnerabile, poiché chiunque con un nome fittizio può ottenere accesso alla presidente del Consiglio.
L’aspetto più serio è emerso quando Travaglio ha affermato che per far emergere la verità su questioni importanti, come il conflitto ucraino, si è dovuto ricorrere a uno scherzo telefonico. Ha sottolineato che sul tema dell’Ucraina c’è stata una svolta clamorosa che non è mai stata comunicata al pubblico italiano. Travaglio ha sottolineato la differenza tra ciò che Meloni ha dichiarato nella conversazione telefonica e ciò che aveva precedentemente sostenuto in Parlamento. Un cambiamento significativo di posizione, insomma.
Questo scherzo ha suscitato dibattiti sulla sicurezza delle comunicazioni in ambito politico e sull’onestà delle dichiarazioni dei politici su questioni internazionali importanti. La vicenda ha dimostrato l’importanza della trasparenza e della coerenza nella politica internazionale. A un certo punto della trasmissione Brunella Bolloli ha detto: “Anche Lorenzo Guerini, Presidente del Copasir, oggi si è espresso con una certa preoccupazione rispetto a questa telefonata”. La risposta di Marco Travaglio: “A me che cosa me ne può fregare? A me non me ne può fregare di meno di Lorenzo Guerini” ha esclamato il giornalista.