In occasione dell’evento per i suoi 20 anni, Sky insieme a YouTrend ha realizzato un interessante sondaggio che riguarda i giovani fra i 18 e i 30 anni. È emerso che circa la metà guarda con ottimismo al futuro (53%). Dalle intenzioni di votoi alla preoccupazione per il futuro, ecco i risultati.
Partiamo dalla politica. Gli under 30 intervistati sono abbastanza in linea con il dato nazionale generale, con un risultato sopra la media per il M5S e i piccoli partiti, soprattutto di sinistra. Dati inferiori ai più recenti sondaggi nazionali per i partiti di centrodestra (complessivamente al 43% circa) e per il Pd. In questa fascia d’età, FdI è il primo partito al 29,2%, seguito dal M5S al 17,1% mentre il Pd è al 16,2%. La Lega ottiene il 7,5%, Forza Italia ottiene il 4%, Alleanza Verdi-Sinistra il 3,8%, Azione il 3,7%.
Circa la metà dei giovani italiani, poi, pensa di aver avuto un’infanzia più felice dei propri genitori (49%). Sono i giovani laureati e occupati a vedere il confronto con i genitori molto più roseo (rispettivamente per il 51% e per il 52%), mentre i disoccupati sono l’unica categoria dove le risposte negative prevalgono su quelle positive. C’è anche una differenza geografica molto rilevante: i giovani del Sud (55% di risposte “più felice”) vedono un miglioramento molto più netto di quelli del Nord (43%).
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Entrando nel dettaglio, l’evoluzione del futuro legato a lavoro e reddito preoccupa il 62% dei giovani. Solo il 18% si dice fiducioso. La maggior parte dei giovani non è preoccupata dal fatto che lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale metta in pericolo l’umanità: solo il 38% è d’accordo con questa prospettiva.
Il cambiamento climatico, invece, è una delle preoccupazioni principali per i giovani: il 79% di loro è d’accordo con la necessità di un intervento tempestivo per evitare che la Terra diventi sempre più inabitabile. Questa risposta è trasversale rispetto alle intenzioni di voto, venendo sposata sia dai giovani di centrosinistra che da quelli di centrodestra.
Le preoccupazioni dei giovani per il futuro
Interrogati sull’eventualità di avere figli, un giovane su tre (33%) indica il timore dovuto alla crisi economica, seguito dalla mancanza di prospettive per i giovani (27%). Gli ostacoli lavorativi che frenano le donne che decidono di avere figli sono indicati – non sorprendentemente – molto più dalle ragazze (18%) che dai ragazzi (6%).
La famiglia “tradizionale” composta da un padre, una madre e uno o più figli è vista come “l’unica vera famiglia” appena da 1 giovane su 4 (25%), mentre il 70% risponde che è “uno dei tanti tipi di famiglia esistenti”. Le percentuali sono molto più nette fra le donne (18%-78%), molto più che fra gli uomini (32%-63%). I giovani elettori dei partiti di centrodestra sono i più convinti della centralità della famiglia tradizionale, con il 33% fra gli elettori di FdI e il 42% fra quelli degli altri partiti alleati.
WhatsApp è la rete social più utilizzata, con una diffusione quasi totale (90%). Fra i social network, Instagram (85%) supera Facebook (69%) in tutte le fasce d’età, anche se di misura fra i 27-30enni. TikTok ha la distribuzione più differenziata per età (57% fra i 18-22 anni, 33% sopra i 27 anni), e fra gli under 23% supera Facebook. Anche Twitter/X (28%) e Snapchat (13%) sono molto più usati dai più giovani. LinkedIn (29%) cresce nettamente con l’avanzare della carriera universitaria e lavorativa.