Oggi si è conclusa la tre giorni di un evento organizzato a La Masseria di Taranto condotto da Bruno Vespa. Tante le personalità del mondo politico e non che si sono alternate in queste ore di fronte al noto conduttore di Porta a Porta. Ultimo in ordine di tempo il presidente di M5S Giuseppe Conte, che ha toccato i temi principali dell’attualità, senza far mancare però qualche bella stoccata al governo Meloni e a chi lo chiama “putiniano”. Durante l’incontro, a proposito, c’è stato un bel botta e risposta proprio fra il leader del M5S e Bruno Vespa sulla guerra in Ucraina. Guardate cosa è successo.
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
“Stiamo entrando in guerra, non sarebbe stato più semplice, dopo la fornitura delle prime armi, cercare la strada della diplomazia?”. Giuseppe Conte è un fiume in piena a “L’Italia che verrà”, l’evento condotto dal giornalista della Rai. Quando si è parlato della guerra in Ucraina, però, è nato un bel battibecco. “Mi sta dando del filoputiniano? No, perché così mi offende” ha detto Conte in risposta alla domanda di Vespa, che aveva chiesto al leader del M5S se per lui fosse “irrilevante che un Paese sovrano venga invaso”. “Putin ha 6mila testate nucleari, come volete sconfiggerlo? Per voi il negoziato non esiste”.
Non sono poi mancate le polemiche su questa frase di Conte a proposito del presidente ucraino Zelensky: “Non lascerei al presidente dell’Ucraina Zelensky il compito di decidere come e quando sedersi al tavolo e a quali condizioni. Zelensky è in guerra ed è diventato giustamente un eroe anche grazie ai nostri aiuti. Fermo restando che tutti noi lavoriamo per difendere la sua sovranità territoriale, siamo anche noi indirettamente coinvolti nel conflitto e abbiamo pieno titolo per sederci a un tavolo: non possiamo offrire a Zelensky una cambiale in bianco perché dica come e quando fare la pace, se deve vincere o se deve arrivare a Mosca” ha spiegato Conte.
Conte gela Schlein sull'alleanza con il PD
Il dibattito, poi, si è spostato sulla possibile alleanza fra M5S e PD. Con l’approdo di Elly Schlein alla segreteria del Partito Democratico, si pensava a un avvicinamento drastico su diversi fronti alla linea del Movimento 5 Stelle. Accostamento che invece, dopo quasi 4 mesi, ancora non c’è stato. Giuseppe Conte lo ha ribadito più volte nelle sue uscite pubbliche, e lo ha fatto anche nell’intervista di oggi a Manduria. Due i temi principali sui quali il leader dei grillini ha notato ancora differenze abissali di vedute, che configurano un’impossibilità di creazione del famoso “campo largo”. Il primo è la guerra tra Russia e Ucraina: “Prendo atto che sulla guerra non ci siamo, non vedo svolte da parte del Pd”, ha ammesso l’ex Presidente del Consiglio. Che poi ha proseguito: “Ci sono ancora dissonanze, ma confido che possa esserci un cambio di rotta, perché sinora il Pd continua sulla linea bellicista quando si tratta di votare concretamente i vari provvedimenti”. L’altro, invece, riguarda “la transizione ecologica”, altro tassello clou del programma di Conte.
Ecco il video del suo intervento in Masseria: