Crisi banche americane, il punto della situazione

Pochi giorni dopo il crac di Silicon Valley Bank, l’istituto di credito californiano specializzato nei depositi di aziende hi-tech, e di Signature Bank, le borse tornano a salire dopo le perdite di lunedì, peggiori peraltro in Europa che negli Stati Uniti, dove i rapidi interventi dell’amministrazione Biden e delle autorità indipendenti avevano permesso di mettere in sicurezza i mercati.
L’Agenzia di rating ha precisato: “Sebbene il Dipartimento del Tesoro, la Federal Reserve e la Fdic abbiano annunciato che tutti coloro che avevano depositi in Svb e Signature Bank saranno risanati il rapido e sostanziale declino della fiducia dei depositanti e degli investitori bancari evidenzia chiaramente i rischi nella gestione delle passività delle banche statunitensi esacerbato dal rapido aumento dei tassi di interesse. La Fed ha annunciato una nuova linea di liquidità temporanea per offrire prestiti alle banche a fronte di garanzie in titoli di Stato idonei a soddisfare le loro esigenze di finanziamento e ridurre i rischi di contagio. Tuttavia, le banche con sostanziali perdite in titoli non realizzate e con depositanti statunitensi non al dettaglio e non assicurati possono essere ancora più sensibili alla concorrenza o a una fuga definitiva, con effetti negativi su finanziamento, liquidità, utili e capitale. La stretta monetaria della Fed continuerà, il che potrebbe aggravare le difficoltà di alcune banche” ha concluso.

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È intervenuto anche il vice presidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis: “Stiamo monitorando la situazione. Prendiamo atto della reazione rapida e decisa delle autorità Usa. A livello Ue c’è una presenza molto limitata di Silicon Valley Bank e siamo in contatto con le rilevanti autorità ma non ci aspettiamo ripercussioni”.

Tuttavia secondo il Wall Street Journal, il Dipartimento di Giustizia e la Sec, l’autorità di vigilanza americana analoga alla nostra Consob, hanno avviato le indagini sul fallimento di Silicon Valley Bank.
Nel frattempo aumentano le richieste dei consumatori di trasferire fondi stanno inondando le grandi banche, impegnate a cercare di accomodare le richieste velocizzando il processo di apertura di conti correnti.

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